I Riformatori si mobilitano per avviare una battaglia politica unitaria e ottenere un collegio per la Sardegna in Europa. Come è noto l’Isola lo condivide con la Sicilia, una regione molto più popolosa e quindi con molte più chance di eleggere suoi parlamentari, come puntualmente accade. Martedì prossimo ci sarà la seduta inaugurale dell’Europarlamento e Michele Cossa, candidato dei Riformatori con Forza Italia e non eletto, chiede bandiere dell’Europa a mezz’asta in tutti i Comuni. Una protesta “per cambiare una legge ingiusta”. L’ex consigliere regionale ha scritto ai sindaci, all’Anci, al Cal, all’Aiccre e all’Asel con cui si chiede “un sostegno forte e deciso per cambiare lo stato delle cose”.
“È un appello all’unità per scardinare l’ingiustizia del collegio unico per le Isole e dare alla Sardegna il diritto e la possibilità di essere rappresentata al Parlamento Europeo, partecipando alle elezioni in autonomia e non più accoppiata alla Sicilia, che rende nulla l’elezione di qualsiasi rappresentante sardo – dice -. Sono ben 37 le proposte di legge presentate dal ’96 a oggi tra nazionali regionali e di iniziativa popolare (noi stessi abbiamo raccolto più di 100mila firme) ma nulla è mai cambiato, e nulla cambierà, perché manca totalmente la volontà politica di farlo”, spiega. “Questo – prosegue – vuol essere un primo passo per cambiare registro e su questo andremo avanti con forza e decisione. Il 16 luglio dovrebbe essere un giorno di festa per tutti gli europei, ma per noi sardi non può esserlo. Ancora una volta, la nostra isola è stata esclusa, ed è assente, da quel luogo dove si decidono le sorti del nostro futuro. Siamo pronti – conclude – ad alzare sempre più il livello dello scontro fino a raggiungere il nostro sacrosanto obiettivo: la rappresentanza sarda nel Parlamento Europeo”.