Maria Laura Orrù, Annalisa Mele e Fausto Piga sono da oggi, 11 ottobre, sindaci e consiglieri regionali insieme. Un doppio incarico che nell’Isola è possibile per via di una norma bipartisan votata nella passata legislatura. La scalata al Municipio l’ha tentata anche una quarta esponente dell’Assemblea sarda, l’ex M5s Elena Fancello passata col Psd’Az, ma la dorgalese non ce l’ha fatta.
Maria Laura Orrù è diventata sindaca a Elmas, Comune della Città metropolitana di Cagliari, poco meno di 10mila abitanti. Nella massima assemblea sarda la Orrù è stata eletta in quota Progressisti e in queste Comunali ha avuto il merito non solo di tenere unito il centrosinistra ma di allargare l’alleanza ai Cinque Stelle. La strategia politica si è rivelata vincente: la Orrù ha vinto col 44,22 per cento dei voti battendo nell’ordine Giuseppe Argiolas (36,92) e Silvio Ruggeri (17,86).
Annalisa Mele, che è consigliera regionale in quota Lega, è la nuova prima cittadina di Bonarcado, nell’Oristanese, dove è stata l’unica candidata per il Municipio. Lo sfidante della Mele è stato il quorum: con la nuova legge è richiesto che alla urne vada almeno il 40 per cento degli aventi diritto. A Bonarcado ha votato il 51,49 per cento, un dato sotto di quasi dieci punti rispetto all’affluenza media di questa tornata elettorale, al 60,9. Bonarcado ha poco più di 1.500 residenti.
Dell’Oristanese è anche il terzo consigliere regionale eletto sindaco: a Barrali, 1.100 abitanti nella Trexenta, è stato riconfermato Fausto Piga. L’esponente di Fdi era l’unico candidato. Anche nel suo caso, l’avversario da battere è stato il quorum: a Barrali ha votato il 63,01 per cento, un’affluenza superiore alla media regionale.
Le Comunali 2021 le ha perse invece Elena Fancello, nota Sacu: la consiglieri del Psd’Az, eletto nel 2019 con i Cinque Stelle, ha corso da aspirante sindaca a Dorgali. Ma la Fancello è stata battuta da Angela Testone che ha raccolto il 57,53 per cento dei consensi contro il 42,47 della Fancello. Le due donne erano le uniche candidate nel Comune della Baronia che vive sempre di più di turismo. (al. car.)