Il contratto dei 51 navigator sardi è scaduto il 31 ottobre e non c’è “volontà politica” di rinnovo. La consigliera regionale dei M5s, Desirè Manca, attacca l’assessorato al Lavoro su quella che è una misura cara ai cinque stelle.
La figura professionale dei navigator era nata in seguito all’approvazione del Reddito di cittadinanza. Il ruolo era quello di supportare i centri per l’impiego allo scopo di favorire un percorso lavorativo ai beneficiari dell’incentivo. Dopo la nota diffusa dal ministero del Lavoro, ora guidato dalla sarda Marina Calderone, i circa mille operatori in tutta Italia non hanno certezze sul proprio futuro.
Per Desirè Manca, “se ci fosse stata la volontà politica, questo governo regionale avrebbe già provveduto a prorogare i contratti scaduti il 31 ottobre, invece l’assessorato al Lavoro ha tergiversato, in quanto la volontà politica è sempre stata quella di annientare queste figure professionali legate al reddito di cittadinanza e quindi al M5s”. Manca ha chiesto con urgenza la convocazione straordinaria della commissione Lavoro per affrontare il problema in modo adeguato.
L’esponente dell’opposizione ha puntato il dito anche contro l’assessora del Lavoro regionale, Alessandra Zedda, che “preferisce liquidare l’argomento sostenendo di avere le mani legate anziché lottare affinché venga trovata una soluzione alternativa al licenziamento di questi lavoratori, vincitori di concorso a livello nazionale che per anni hanno lavorato nei centri per l’impiego della Sardegna“. Per Manca “la Regione aveva e ha ancora oggi l’opportunità di utilizzare personale già formato, che in tre anni di lavoro ha maturato quell’esperienza necessaria per svolgere le mansioni in materia di politiche attive del lavoro, ma la realtà è diversa: la linea politica della maggioranza prevede che vengano spazzate via”, conclude la consigliera regionale.