Mozione di sfiducia delle Opposizioni a Cappellacci: “Inadeguato a governare”

Sel, Idv, Centro Democratico e Sardigna Libera hanno annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Ugo Cappellacci. “I gruppi politici estensori della sfiducia – è scritto in una nota dei consiglieri regionali Uras, Salis, Capelli, Zuncheddu, Cugusi, Sechi, Mariani e Daniele Cocco – pensano che la Sardegna non debba patire le conseguenze dell’agonia politica di un Presidente inadeguato a guidare la Regione e la Comunità dei Sardi fuori dalla crisi economica, sociale, politica ed istituzionale ha predisposto la seguente mozione di sfiducia. Tale mozione è inviata, prima della sua presentazione, a tutti i Presidenti di Gruppo, ad iniziare dai Riformatori Sardi, perché sia condivisa dal maggior numero di consiglieri”.

Secondo le opposizioni, “rispetto allo stato di emergenza sociale ed economica in cui versa la Sardegna è evidente l’inconsistenza delle iniziative assunte dal Presidente e dalla Giunta regionale sui temi del lavoro, dello sviluppo, dell’occupazione, della scuola, della sanità e del sociale; un’inconsistenza che ha assunto una tragica gravità nelle pessima gestione della vertenza con il governo sulle entrate, sulla difesa e sviluppo del sistema produttivo ed economico della Sardegna, sulla difesa dei servizi giudiziari, della istruzione pubblica, della protezione civile e della sicurezza, e che si è pesantemente aggravata a causa degli inqualificabili ritardi nel predisporre la manovra finanziaria 2013, obbligando la Sardegna già prostrata dalla crisi economica a tre mesi, e forse oltre, di esercizio provvisorio”.

In serata la replica di Pittalis, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale: “Più che una mozione di sfiducia è una mozione degli sfiduciati”. Così Pietro Pittalis, ha commentato l’annuncio da parte di alcuni consiglieri dell’opposizione di una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Ugo Cappellacci. “Se dovesse essere presentata verrebbe bocciata esattamente come tutte le altre discusse finora nei confronti del presidente o singoli assessori. La sortita dell’opposizione è comunque rilevante sotto un punto di vista: alla vigilia delle elezioni lor signori sono incapaci di esprimere una proposta credibile e tentano di frenare la loro emorragia di consensi con numeri che appartengono a un repertorio ormai caduto in desuetudine”.
“Per quanto riguarda la vertenza entrate – ha detto il capogruppo del Pdl – si ricorda che solo dopo la sentenza della Corte Costituzionale nel giudizio promosso dal presidente Cappellacci sono arrivate alla Regione le prime somme di quanto dovuto dallo Stato alla Sardegna. Questa è la differenza tra autorevolezza delle parole, la loro, e quella dei fatti, la nostra”.

 

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