Morte di Berlinguer, il figlio Aldo: “Sommersi dai messaggi dai mondi che lui ha attraversato”

“Non sta a me ricordare le tante cose che ha vissuto mio padre. Posso solo dire che stiamo stati sommersi da messaggi provenienti da tutti i mondi che lui ha attraversato. E noi ci siamo resi conto di quanti siano stati questi stessi mondi, dall’Università alla politica fino alle istituzioni nazionali e comunitarie”. Lo ha detto Aldo Berlinguer, figlio di Luigi, parlando con i giornalisti alla camera ardente allestita al rettorato dell’Università di Siena.

“Abbiamo pensato di portare mio padre qui perché questo posto lo percepiva come casa e ci lavorato per molti anni. Purtroppo da inizio agosto per lui è partito un triste viaggio – ha aggiunto il figlio -. Però voleva tornare e concludere qui la sua esperienza, nell’affetto di ognuno, compresa l’Università”.

Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di esponenti politici e della cultura. “La scomparsa di Luigi Berlinguer ci lascia privi di una figura di notevole rilievo nella vicenda della sinistra italiana negli ultimi decenni. Giurista e politico di grande rigore intellettuale e passione civile, Luigi Berlinguer ha caratterizzato il suo impegno in particolare sui temi dell’istruzione, congiungendo la sua esperienza accademica di grande prestigio con una capacità politica fuori dal comune. Anche chi non ha condiviso tutti i contenuti delle riforme, da lui promosse da ministro nella seconda metà degli anni Novanta, non può non riconoscere la profonda onestà intellettuale e il grande attaccamento al valore della scuola e dell’università pubblica, che sempre hanno ispirato la sua azione”. Così in una nota Alfredo D’Attorre, responsabile Università della segreteria nazionale del Pd.

“Con Luigi Berlinguer se ne va un politico capace e un uomo appassionato. Il suo impegno e le sue riforme per la scuola lo hanno reso uno dei ministri più lungimiranti della nostra Repubblica. Le sue idee continueranno sempre a ispirare la nostra azione politica”. Lo scrive su X il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Desidero esprimere ai famigliari tutti il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Berlinguer, di cui voglio ricordare il tenace impegno politico e culturale nelle istituzioni e nel governo per il rinnovamento della politica e per una società in cui scuola, università e economia della conoscenza fossero il centro di uno sviluppo più giusto”. Così Gavino Angius, già dirigente del PCI e poi del PDS e dei Ds di cui, dal 2001 al 2006 è stato capogruppo al Senato.

“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Berlinguer, già ministro dell’Istruzione, senatore, deputato ed europarlamentare. La sua figura verrà ricordata anche per l’impegno e la passione verso il mondo della scuola e dell’università. Ai suoi familiari giungano le sentite condoglianze del Senato della Repubblica e mie personali”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del Professor Luigi Berlinguer, già parlamentare, europarlamentare, Ministro dell’Istruzione e dell’Università. Rivolgo ai suoi familiari e alla comunità accademica le espressioni delle più sentite condoglianze”. Ha sottolineato il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“L’ultimo confronto tra di noi, appassionato e franco come sempre, c’è stato il 1 giugno 2022. Spesso non eravamo d’accordo sulle soluzioni da adottare per migliorare la qualità della scuola italiana, ma nei nostri contraddittori non è mai mancato il riconoscimento reciproco della comune volontà politica e istituzionale di ricercare nuove e più idonee modalità per sostenere docenti e studenti nell’impresa educativa al nostro temp. È con Berlinguer che la sinistra ha abbattuto il muro ideologico del riconoscimento della scuola paritaria come servizio pubblico – sottolinea in una nota la responsabile nazionale del dipartimento istruzione di Forza Italia, Valentina Aprea – . È con lui che nella scuola italiana si è cominciato a parlare di autonomia scolastica. Non avevamo la stessa visione sul riordino dei cicli scolastici e neppure sulla valorizzazione della funzione docente che noi volevamo come vera e propria carriera&hellip ma ebbe il coraggio, per primo, come fece dopo di lui il Ministro Moratti, di provare a superare modelli e paradigmi ereditati dall’inizio del ‘900! Per questo, lo ricorderemo come un protagonista indiscusso della scuola italiana che ha, con lungimiranza e passione, contribuito a far fare dei passi avanti alla scuola italiana verso modelli più flessibili ed europei! Ma ciò che conta di più, almeno per me, oggi, è che perdo un leale, appassionato e colto avversario politico che ha saputo regalarmi la sua stima ed amicizia! Grazie, Luigi. Ci mancherai”.

“È con profonda tristezza che esprimo il più sentito cordoglio per la perdita di Luigi Berlinguer. Ci mancherà la sua competenza e la sua passione oltre ad il suo instancabile impegno per la tutela e la promozione della nostra cultura politica. Il contributo di Berlinguer, in particolare con la sua riforma sulla scuola, rimarrà un faro guida per le generazioni future, evidenziando la sua dedizione al miglioramento dell’istruzione e alla valorizzazione del sapere”. Lo ha detto Marco Simiani, deputato del Pd, esprimendo condoglianze “al figlio Aldo e ai suoi cari in questo momento di lutto e dolore”. “Il vuoto lasciato dalla perdita di una figura così illustre e significativa – aggiunge – sarà colmato soltanto dall’eredità di ideali e impegno che Luigi Berlinguer ha donato al nostro patrimonio culturale e politico. La sua memoria continuerà a ispirare le generazioni future nel perseguire valori di impegno e dedizione al bene comune”.

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