Pippo Civati ha scelto di chiudere una bellissima campagna congressuale in Sardegna. Non una scelta casuale quella di dedicare l’ultimo giorno alla regione recentemente martoriata dal maltempo e dalla irresponsabile incuria dell’uomo nel governo del territorio. E martoriata dagli scandali giudiziari che stanno travolgendo una intera classe politica regionale.
È questa attenzione agli aspetti etici della politica e dell’amministrazione che mi ha spinto a sostenere convintamente Civati come segretario del Partito Democratico. La sua coerenza, trasparenza e chiarezza delle posizioni sono un segno di rispetto verso gli elettori, posizioni sempre espresse senza la preoccupazione di cercare il consenso facile ma con la volontà di spiegarne cause ed effetti direttamente ai cittadini attraverso il suo blog.
Il PD ha bisogno di un segretario che ha capito che la prima azione da fare è quella di ristabilire un rapporto di fiducia nei confronti degli elettori del centrosinistra e degli iscritti al nostro partito, che fino ad oggi non sono mai stati considerati come protagonisti delle scelte politiche più importanti.
Civati descrive un partito in cui le competenze sono valorizzate e in cui si impara a decidere insieme iniziando a discutere e ad elaborare dal basso, dai circoli, che diventano le cellule di un sistema vitale. E descrive un’Italia in cui alla sicurezza della conservazione e della rendita si contrappone il valore del rischio del cambiamento e l’universalità dei diritti che devono essere uguali per tutti. Un’Italia in cui il merito va di pari passo con l’uguaglianza dei punti di partenza e in cui la legalità e l’onestà tornano ad essere pilastri fondanti della società.
Un’Italia descritta con un racconto collettivo costruito in questi anni insieme a tanti cittadini, amministratori locali e associazioni che hanno sperimentato che un’altra Italia è possibile perchè già esiste in alcune parti del territorio, ma che non valorizzata da un partito che finora ha premiato più la fedeltà che la creatività e l’innovazione.
Civati partiva sfavorito. Senza l’appoggio di televisioni, giornali e grandi sponsor. Sta dimostrando ogni giorno di più di essere il segretario di cui gli elettori del PD hanno bisogno: che dice con chiarezza quello che vorremmo sentire dal segretario del nostro partito. Sabato avete l’opportunità di ascoltarlo all’ex stazione marittima, al centro del porto di Cagliari (sabato 7 dicembre alle 18.30, ndr), una grande piazza coperta, perché la politica deve tornare nei luoghi del lavoro e a occupare anche gli spazi non convenzionali delle nostre città. E domenica sera, alla chiusura dei seggi,se questi ultimi giorni ognuno di noi continua a farlo conoscere come merita, le sorprese saranno tante.
Matteo Lecis Cocco-Ortu