La Regione per la prima volta si propone con un ruolo di raccordo generale sui flussi migratori, decisa ad assumere un’iniziativa coordinata e organica nelle azioni di prima e di seconda accoglienza, fino all’integrazione come opportunità di sviluppo. E’ quanto hanno spiegato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il capo di Gabinetto della presidenza della Giunta, Filippo Spanu, durante la riunione dell’Osservatorio regionale del volontariato. L’organismo ha manifestato grande interesse per questa prospettiva, sostenuta dalle novità contenute nel Decreto legislativo 142/2015 che permettono di coinvolgere da subito i richiedenti asilo in attività lavorative e di volontariato. È intenzione della Regione utilizzare i mesi invernali, in cui la pressione degli sbarchi è minore, per portare avanti una riflessione sulle soluzioni organizzative che migliorino i processi di accoglienza, inclusione e integrazione. L’osservatorio regionale ha anche elaborato alcune proposte di modifica alla legge 39/93 che disciplina le attività di volontariato, alle direttive attuative del Servizio civile regionale e delineato un report sulla costituzione della rappresentanza regionale del volontariato di protezione civile. Nell’incontro si è discusso anche di problemi logistici, fra cui la necessità di sedi attrezzate per il Centro Servizi del Volontariato (CSV) e per le Associazioni. La Regione ha illustrato alcune ipotesi che saranno oggetto di successivo approfondimento.
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Antonio Tajani a gamba tesa sulla Giunta. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri è intervenuto a…