La Città metropolitana di Cagliari sta pensando a come cambierà la mobilità nella fase 2, quando potranno riprendere i primi spostamenti. L’obiettivo è quello di puntare sulla ‘micromobilità’: non solo spostamenti a piedi o in bici, ma anche l’idea di prevedere di utilizzare i monopattini elettrici, soprattutto in vista della ripresa dell’attività delle imprese e delle scuole. “L’azienda di trasporto pubblico urbano, il Ctm, prima della pandemia trasportarla 126mila persone al giorno. Ora i pullman avranno una riduzione del 70 per cento e questo significa che noi abbiamo altre 80mila persone a spasso e di questi una buona fetta sarà di persone che vengono dall’hinterland e che quindi utilizzeranno l’auto privata per entrare in città – dice all’Ansa il sindaco Paolo Truzzu – ovviamente non posso pensare che Cagliari riesca a reggere. Ora occorre capire se si può organizzare una città con ingressi differenziati al lavoro e avere dei parcheggi di scambio in modo tale che poi si possa proseguire con altri mezzi di trasporto”. Truzzu, che è anche sindaco della Città metropolitana ha già avanzato la sua proposta alla riunione dei sindaci metropolitani: “Ho chiesto incentivi per l’acquisto di monopattini elettrici anche per aiutare per esempio gli studenti nei loro spostamenti, soprattutto al rientro in classe a settembre. Insomma cambierà il modo di vivere la città”.
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“La richiesta di decadenza della presidente Alessandra Todde, dopo tutto quello che sta emergendo, più che una questione…