Michela Murgia ieri ha fatto tappa ad Alghero. Sotto il tiro della leader di Sardegna Possibile sono finiti sia il centrosinistra che Ugo Cappellacci. “Noi siamo a un passo dalla vittoria, dalla rivoluzione dolce”.
La candidata governatrice ha cominciato dalle parole di Renzi che, sabato, prima a Sassari e poi a Cagliari aveva detto: “Il voto alla Murgia mette a posto la coscienza, quello a Pigliaru la Sardegna”. La Murgia ha replicato cosi: “Il voto utile è quello che mi darete“. Quindi l’attacco a Renato Soru: “Lui ha detto di non votarmi perché altrimenti il centrosinistra perde. Beh, noi ci candidiamo per quello. Non credo che sia stato utile dare il voto a Soru. I sardi lo avevano scelto per governare o fare opposizioni. Lui è mancato in aula per 9 sedute su 10. Ha lasciato Ugo Cappellacci libero di fare quello che voleva. Non credo che il voto dato a Soru sia stato utile”.
Su Cappellacci la Murgia ha detto: “Vorrei dire qualcosa contro di lui, ma in questi 5 anni non ha fatto nulla. Lui è uno dei responsabili del disastro che ha travolto l’isola. Durante il suo governo abbiamo restituito all’Europa milioni di euro non investiti o utilizzati. La vera questione morale non sono solo i quattro soldi che si sono rubati, ma quelli persi. In confronto i 33mila euro di porcetti o penne Montblanc sono spiccioli”.
La scrittrice di Cabras ha detto la sua anche sulla Zona Franca: “Per spiegare tutta la sua inutilità, basta dire che l’ha proposta Cappellacci. La Zona Franca non serve a nulla e non affronta in modo strutturale i maggiori costi che paghiamo per l’energia e i trasporti”. E ancora: “Dal 17 febbraio Sardegna Possible diventerà Alghero possibile, Nuoro possibile, Cagliari possibile, Iglesias possibile”.