“Ieri il ministro Adolfo Urso ha comunicato che finalmente la governatrice Alessandra Todde accoglie il gas in Sardegna. Quello che per anni è stato ritenuto il male assoluto dal M5s, oggi diventa la soluzione alle politiche energetiche dell’isola”. Così in una nota Gianni Lampis, deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Ambiente della Camera. Le sue parole – alle quali sono seguite quelle di Paolo Truzzu – hanno innescato una dura reazione del partito di Conte.
Prosegue Lampis. Fratelli d’Italia “ha sempre sostenuto che portare il metano in Sardegna, renderlo fruibile per le nostre imprese e farlo arrivare nelle case dei cittadini sia il modo migliore per affrontare la transizione energetica dell’isola- ricorda Lampis-. Le nostre posizioni erano quelle del mondo produttivo, delle parti sociali e di ampia rappresentanza politica”. Per il parlamentare “gli unici denigratori seriali erano proprio i Cinquestelle, che ancora una volta cambiano idea rispetto alle innumerevoli posizioni assunte nel corso degli anni contro i gasdotti in tutta Italia e in Sardegna. Insomma, ormai siamo abituati alla loro perenne doppia faccia tra passato e presente. Giano Bifronte, a confronto, un vero dilettante”.
Concetti simili ribaditi da Paolo Truzzu, capogruppo dei meloniani nel Consiglio regionale sardo: “Apprendiamo con favore che il M5s, con la presidente Todde in testa, si è convertito all’utilizzo in Sardegna del tanto deprecato metano, rinunciando ancora una volta alla coerenza”. Tra le più importanti battaglie per il futuro della Sardegna, ricorda l’ex sindaco di Cagliari, “c’è proprio la questione energetica, e la soluzione del metano è alla nostra portata. Questo, grazie ai progetti approvati nella precedente legislatura regionale, per la costruzione di una dorsale nord e una dorsale sud che consentirebbero di trasportare il gas in tutta l’isola”.
La replica dei Cinquestelle è arrivata per voce di Sabrina Licheri, senatrice e membro della Commissione industria, attività produttive. “Lampis dimostra di vivere in una realtà parallela e tenta goffamente di riscrivere la storia. La verità è un’altra: il gas arriverà in Sardegna, ma non grazie ai progetti fallimentari della Giunta Solinas di cui faceva parte e che ha creato un caos istituzionale senza precedenti. Voglio chiarire la situazione: la Giunta regionale in cui Lampis era assessore ha deliberatamente scelto di ostacolare il processo, impugnando il Dpcm energia, emanato dallo scorso governo, creando così un conflitto che ha provocato una paralisi totale”.
“Una mossa irresponsabile – prosegue la senatrice – che ha bloccato un’attività strategica per la Sardegna, privando l’isola di prospettive di sviluppo industriale e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Oggi la Giunta Todde sta ponendo rimedio a quel disastro. Il gas sarà portato in Sardegna per servire principalmente l’attività industriale e non verrà realizzata alcuna dorsale al contrario di quello che afferma Lampis. Le infrastrutture necessarie saranno ridotte al minimo, e saranno funzionali esclusivamente all’utilizzo del gas per il comparto industriale. A differenza di chi ha passato anni a vendere illusioni con progetti faraonici mai realizzati, noi stiamo lavorando a soluzioni concrete e realmente utili al tessuto economico dell’Isola. Il suo governo e la sua giunta hanno lasciato in eredità solo fallimenti e ora tentano di nascondere le loro responsabilità dietro false narrazioni. Ma i sardi non si fanno prendere in giro”.