Meno parlamentari e la legge elettorale rivista, ecco tutte le regole del voto a settembre

Alessandra Carta

Numero di parlamentari tagliato e legge elettorale rivista. Sono questi i due punti cardinali delle Politiche 2022, un terreno di novità a cui si aggiunge il voto anticipato al 25 settembre, il che vuol dire Ferragosto di trattative per spartire il piatto (magro) delle urne.

La Sardegna perde nove seggi. Attualmente i parlamentari in carica sono 25, di cui 17 deputati e otto senatori. Col voto di settembre, il conto totale scenderà a 16. A Montecitorio arriveranno appena in 11, a Palazzo Madama in cinque.

Si vota col Rosatellum bis, sistema elettorale che assegna gli scranni per due terzi con il sistema proporzionale e per un terzo con il maggioritario. Nel primo caso si parla di collegi plurinominali, nel secondo di uninominali. Per i partiti singoli c’è una soglia di sbarramento al 3 per cento, per le coalizioni al 10.

Alla Camera, gli 11 seggi sono così divisi: 5 vengono assegnati col sistema maggioritario. Significa che ciascuna coalizione (o partito senza alleati) corre con un solo candidato. Conquista il lasciapassare per Montecitorio chi prende più voti. Di fatto le sfide sono dirette. I restanti sette posti vengono assegnati col proporzionale: i partiti corrono da soli. Le liste, in questo caso, sono bloccate e le decidono le segreterie. Il capolista è il “privilegiato”. Sul Senato la Sardegna avrà, come detto, 5 seggi. Di cui due assegnati col sistema maggioritario e tre col proporzionale.

Nei collegi plurinominali, sia per la Camera che per il Senato, la Sardegna è seggio unico. Cioè uno stesso candidato può essere votato in tutta l’Isola. I collegi uninominali, invece, hanno una divisione territoriale: vuol dire che l’aspirante parlamentare che possono votare i cagliaritani è diverso da quello in corsa a Olbia.

Su Montecitorio le circoscrizioni uninominali sono quattro: nella prima c’è la Città metropolitana di Cagliari da sola; nella seconda il Sud Sardegna, con Sulcis e Medio Campidano insieme; la terza mette insieme l’Oristanese e l’Ogliastra; la quarta è formata da Sassarese e Gallura. Sul Senato, i collegi uninominali sono due: uno è l’Area metropolitana di Cagliari e il Sud Sardegna; l’altro è il resto dell’Isola, quindi le province di Oristano, Nuoro, Sassari e Olbia.

Camera e Senato, le cartine politiche

Alessandra Carta

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