Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge della Regione sull’assistenza primaria: prevede che medici in pensione possano continuare a operare fino a quando non verranno assegnati nuovi incarichi permanenti.
La decisione è stata presa su proposta del ministro Roberto Calderoli, poiché la legge, approvata il 31 gennaio 2025, è considerata in contrasto con la Costituzione, eccedendo le competenze statutarie della Regione. Il punto critico riguarda l’autorizzazione ai medici in pensione di continuare a lavorare fino a giugno 2025 per colmare la carenza di personale nelle cure primarie, un ambito che è disciplinato a livello statale.
Il Governo ha spiegato che le disposizioni violano l’articolo 117, secondo comma, lettera l) della Costituzione, che riguarda l’ordinamento civile e su cui lo Stato ha competenza esclusiva.