La nuova Giunta di Cagliari arriva lunedì. Massimo Zedda ha convocato la prima seduta del Consiglio comunale e tra i punti all’ordine del giorno – oltre alla convalida degli eletti – anche la comunicazione da parte del sindaco delle cariche di vice, degli assessori e l’elezione del presidente dell’assemblea. Oggi a palazzo Bacaredda il passaggio di consegne con la commissaria straordinaria, Luisanna Marras, nominata dopo le dimissioni di Paolo Truzzu che è stato eletto in Consiglio regionale. Passaggio di finanze anche, con una cassa di 300 milioni di euro più 8 milioni nei conti correnti.
Nelle settimane scorse Zedda ha incontrato i partiti della coalizione. “Venerdì faremo un’assemblea pubblica in piazza Galilei a Cagliari alle 18:30 per spiegare i criteri delle scelte dell’esecutivo – ha detto il primo cittadino -. Li anticipo: competenza, serietà, affidabilità e conoscenza della città”. Non ci sarà la commissaria Marras. “Non è compresa proprio per il ruolo svolto nella fase di passaggio. Siamo comunque a buon punto: devo incontrare delle delegazioni, si sta entrando nel merito. Il percorso è stato già avviato: non ci sono stati problemi”.
Zedda annuncia la presenza di “molte donne nell’esecutivo” e di due assessorati riconducibili a sue scelte precise. “Nel frattempo – prosegue – ho incontrato i dirigenti per affrontare i temi più spinosi sulla città e presto daremo le prime risposte. Un ringraziamento alla commissaria straordinaria e agli uffici soprattutto perché, per questioni di organico, molti settori sono sguarniti. Una situazione che quindi richiede, giocoforza, una maggiore mole di lavoro per gli stessi uffici. Quanto alla direzione generale, sto valutando per Comune e Città metropolitana diversi profili”.
Subito un nodo da affrontare. “Da quello che ho ereditato non sono state messe a correre risorse per abbattere i costi della Tari. Occorrerà subito un lavoro di pulitura – dice Zedda – per evitare l’aumento del quindici per cento. Anche per questo, lo dico già da adesso: non ci sarà un Capodanno da un milione e mezzo ma sarà un Capodanno diffuso e più sobrio”.