Massidda silurato, alla Port Authority di Olbia traballa la poltrona di Sanciu

Il Consiglio di Stato ha spulciato titoli e curriculum. Tutto è finito sotto la lente, con una conclusione: Piergiorgio Massidda non aveva «i requisiti minimi professionali» per diventare presidente dell’Autorità portuale. Quindi il siluramento, la decadenza dall’incarico. E adesso, a Olbia, traballa la poltrona di Fedele Sanciu, fresco di nomina a commissario.

CASO APERTO. Dunque, ci potrebbe essere un effetto domino nella gestione dei porti sardi. Ovvio che contro Sanciu qualcuno deve presentare un ricorso, perché il pidiellino (stesso partito di Massidda) venga messo nell’angolo. Sanciu l’ex senatore (non è stato rieletto alle Politiche di febbraio), ex capo della Giunta gallurese, ex coordinatore provinciale dei berlusconiani. Il ricorso al momento non c’è. Ma all’indomani della sua nomina, si sollevò un polverone, politico e non solo, proprio per la presunta inadeguatezza dei titoli.

SITUAZIONI SIMILI. Andando a confrontare le esperienze di Massidda e Sanciu, si può dire che siano simili. Perché entrambi, a Palazzo Madama, hanno firmato svariate proposte di legge in materia di portualità. E proprio in virtù di questo particolare, il Tar (Tribunale amministrativo regionale) aveva salvato Massidda in primo grado, sostenendo che «l’esperienza parlamentare fosse di per sé idonea».

LA SORPRESA. Ma ieri il Consiglio di Stato ha smontato e ribaltato la tesi, bocciando la scelta fatta dal ministero dei Trasporti, cui spetta designare il presidente dell’Autorità portuale scegliendo da una terna di nomi. Per i giudici romani, il Tar ha ratificato «irragionevolmente» la nomina di Massidda, visto che nel suo curriculum non è presente la «comprovata esperienza» chiesta dalla legge per sedersi su quella poltrona. Così è scritto nella sentenza.

TITOLI DI STUDIO. E se il percorso politico dei due pidiellini può considerarsi equivalente, il gallurese è fuori partita quanto a formazione culturale: Massidda è un fisiatra esperto di estetica, Sanciu ha la terza media. Ma per il Consiglio di Stato la laurea in medicina è ininfluente, visto che si tratta di «competenze non raccordabili nemmeno genericamente con la materia» della portualità. E se questo vale per quel titolo universitario, è molto probabile che i giudici pensino lo stesso sulla licenza di secondo grado inferiore ottenuta da Sanciu quando era ragazzino.

Alessandra Carta

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