Manovra da 10 miliardi, l’assessore Meloni: “L’obiettivo è approvarla prima di Pasqua”

“Ormai scontato il quarto mese di esercizio provvisorio? No, in realtà io confido sul fatto che sulla manovra ci possa essere un’accelerazione in Consiglio regionale, che non vuol dire necessariamente comprimere le funzioni delle commissioni e dell’aula. Ricordo, poi, che se si approvasse la legge entro la prima settimana di aprile, si potrà comunque procedere in gestione provvisoria, senza però ricorrere al quarto mese”.

Così Giuseppe Meloni, assessore alla Programmazione della Regione Sardegna, parlando con i cronisti prima della riunione della commissione Bilancio, convocata stamane per consentire all’esponente della giunta di illustrare la manovra da circa 10 miliardi di euro, passaggio che dà il via libera ufficiale alla sessione di bilancio. I tempi sono stretti, per evitare un prolungamento dell’esercizio provvisorio la legge deve vedere il traguardo necessariamente entro marzo- o al massimo sfruttando la prima settimana di aprile- ma Meloni su questo è ottimista: “L’obiettivo è approvarla prima di Pasqua, i tempi ci sono”.

Entrando nel dettaglio del provvedimento, “questa è una finanziaria politica perché fa delle scelte- rimarca- l’abbiamo definita una finanziaria ‘progressista’ perché presta molta attenzione alle fasce più deboli, al mondo dell’istruzione, delle università. Ci sono interventi importanti nelle politiche sociali, nel lavoro, ma anche per il mondo delle imprese: è un impegno che abbiamo assunto con gli elettori con il nostro programma elettorale, per il quale siamo stati votati e portati alla guida della Regione”. Una manovra tecnica, aggiunge il vice presidente della giunta, “non avrebbe avuto senso, perché la prima finanziaria della legislatura è fondamentale, è quella che imposta i primi tre anni di governo. Preferiamo quindi perdere qualche settimana in più, ma avere da subito una manovra che entri subito nel vivo e dia risposte dal punto di vista politico-sociale”.

Lunedì mattina, intanto, è previsto un vertice di maggioranza tra lo stesso Meloni, la governatrice Alessandra Todde, e i capigruppo del campo largo, proprio per fare il punto sulla manovra: “Questo è un momento importante, direi cruciale, ed è giusto che la maggioranza si riunisca- spiega Meloni- per assumere una linea condivisa sul documento, e poi confrontarsi con le minoranze. Siamo comunque ottimisti, questa è una manovra ambiziosa, pur nelle difficoltà legate soprattutto agli importanti tagli da parte del governo, e a tutta una serie di questioni che oggettivamente rendono il provvedimento meno ambizioso rispetto a quello che avremmo voluto”.

Opposta, naturalmente la lettura del centrodestra, con il consigliere regionale dei Riformatori, Aldo Salaris, all’attacco della maggioranza: “Questa finanziaria arriva in ritardissimo, nonostante la disponibilità delle procedure dei tempi contabili, direi anzi fuori tempo massimo. Parliamo di una manovra che vede anche un carico di norme intruse- in questo momento il testo è sotto la valutazione degli uffici per capire quali siano i passaggi che possono rimanere nell’impianto e quali no- e soprattutto parliamo di un provvedimento che pone pochissima attenzione alle esigenze e istanze degli enti locali”.

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