Manovra 2020, Giunta avvia confronto: ciclo di incontri con enti e associazioni

La Regione ha dato il via al confronto sulla manovra finanziaria 2020. “Un contributo di idee, progetti e valori che darà ulteriore slancio alle scelte politiche che la Giunta adotterà con il Consiglio regionale”, ha commentato l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, lanciando il ciclo di incontri con gli enti locali e le organizzazioni datoriali e che a breve proseguirà con i sindacati. “Desidero ringraziare tutti i partecipanti per la dialettica costruttiva e per la qualità delle idee espresse. Vogliamo scrivere insieme – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – una Finanziaria idonea ad affrontare il presente, ma al contempo anche di esprimere una visione che anticipi con scelte coraggiose le sfide future. Su alcuni contenuti c’è già una positiva identità di vedute con le categorie e con i territori: in particolare sulle azioni rivolte alla famiglia, all’occupazione, alla necessità di offrire alle nuove generazioni un’alternativa alla fuga dalla nostra terra per fronteggiare la piaga dello spopolamento”.

E ancora: “Vogliamo inoltre condividere le scelte fondamentali per sincronizzare i tempi della politica e della burocrazia con quelli più celeri delle imprese, al fine di poter rendere il sistema Sardegna efficiente, competitivo, attrattivo di nuovi investimenti. Sono troppe le pratiche ancora inevase – evidenzia Fasolino – e occorre un impegno straordinario, anche con una cabina di regia ad hoc, affinché la Regione dia seguito ai bandi senza che i beneficiari debbano attendere tempi biblici per ricevere concretamente i contributi”. Fasolino si è soffermato anche sul metodo: “Abbiamo voluto cominciare la fase di ascolto prima che le decisioni fossero già prese per condividere il più possibile le scelte sulle quali contiamo anche sulla spinta propositiva del Consiglio regionale in tutte le sue componenti. Questo è il primo di una serie di incontri che ci vedranno collaborare ‘spalla a spalla’ con le categorie e con i territori per tutti i passaggi cruciali della Legislatura. Con questo spirito – conclude l’assessore -, seguendo la linea impressa dal presidente Solinas, miriamo a stipulare un vero e proprio patto sociale, economico e culturale con un valore politico e ideale che vada oltre i cinque anni del nostro mandato e oltre le maggioranze che in futuro si avvicenderanno alla guida della Sardegna”.

È una Manovra da circa 8,7 miliardi la legge di stabilità 2020 della Regione per la quale la Giunta ha avviato oggi il confronto con i rappresentanti degli enti locali e delle organizzazioni delle imprese. Al tavolo con l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, che ha iniziato la fase di ascolto “prima che le decisioni fossero già prese” per condividere il più possibile le scelte, il presidente del Cal, Andrea Soddu, e il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana. “Abbiamo condiviso il metodo di lavoro che prevede un coinvolgimento degli enti locali e delle parti sociali: un metodo concertativo che deve ‘istituzionalizzarsi’ su tutte le materie – spiega Deiana -. Abbiamo indicato all’assessore le nostre priorità che sono un incremento del Fondo unico degli enti locali, la fine o comunque il forte ridimensionamento degli ‘interventi puntuali’, la creazione del Fondo Unico delle politiche sociali, il finanziamento delle attività delle Associazioni di enti locali, il miglioramento e la conferma degli interventi per i comuni in difficoltà finanziaria per motivi differenti anche alle sentenze per espropri sui quali vanno confermate le poste di bilancio previste l’anno scorso”.

Tra gli assi portanti Cal e Anci hanno puntato sull’ambiente e lotta ai cambiamenti climatici, lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali e territoriali e lavoro, istruzione e lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica, spopolamento, aree interne, zona franca rurale, periferie e denatalità. “In questo contesto ogni intervento previsto dalla manovra di bilancio dovrà avere come centro le comunità locali e le loro istituzioni: comuni e Unioni di comuni. Adesso – conclude Deiana – dalle intenzioni bisogna passare ai fatti anche perché la discussione sulla finanziaria avviene con ritardo e dobbiamo correre per limitare al massimo gli effetti del l’esercizio provvisorio”.

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