“Per riuscire a contare qualche cosa di fronte a uno Stato che ragiona solo sulla base dei rapporti di forza, la Sardegna ha bisogno di un grande partito della sovranità, della cultura e del lavoro e questo grande partito non si può fare senza il Partito Democratico”, è la sfida-proposta dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, lanciato questa mattina al Pd sardo da Oristano, dove è in corso l’Assemblea nazionale del Partito dei Sardi.
“Cosa vi impedisce – ha detto al Pd – di fare un congresso assieme a noi e agli altri partiti e movimenti che ci stanno?”. Ma anche un Congresso unitario sarebbe insufficiente per Maninchedda il quale ha sostenuto la necessità di “un Patto federativo per andare tutti insieme alle elezioni europee e a quelle politiche”.
“Noi non siamo un partito forte, neanche il Partito Democratico da solo è un partito forte, in Sardegna non c’è uno straccio di partito abbastanza forte da solo per vincere un confronto con lo Stato”, ha aggiunto ancora Maninchedda spiegando, tanto per evitare equivoci, che non vuole tirare uno sgambetto al Pd ma solo fare un tentativo di provare a scrivere un percorso di storia nuovo per la Sardegna.