M5s, Todde al fianco di Conte sugli attacchi di Grillo: “Stufa di personaggi che non ho visto in campagna elettorale”

Alessandra Todde interviene sullo scontro di questi giorni all’interno del M5s. E prende posizione a favore del leader, Giuseppe Conte, attaccato da Beppe Grillo all’indomani del risultato ottenuto alle Europee – il 9,99 per cento, al di sotto del 15-16 che gli attribuivano i sondaggi e del risultato delle Politiche di due anni fa – e contestato tra le righe anche da chi, come Virginia Raggi, propone un ritorno alle origini e considera mortale l’abbraccio con il Pd.

“Mi sono stufata di quelli che, quando si vince, la vittoria è di tutti e quando si perde è di uno solo – ha detto la presidente della Regione -: il M5s non è padronale, è una comunità di persone, una classe dirigente che deciderà liberamente cosa fare del proprio futuro”. Todde sembra mettere nel mirino Beppe Grillo. ”Sono stufa – aggiunge, rispondendo ai giornalisti a margine della seduta di Giunta a Cagliari – di chi in maniera estemporanea adesso propone ricette quando si tratta degli stessi personaggi che non ho visto in campagna elettorale, forse non sono neanche andati a votare. Io ritengo che si deve fare politica con la P maiuscola, politica matura e soprattutto confrontandosi sui temi e sulla propria identità, questo percorso lo faremo, lo faremo al più presto e lo faremo con il presidente Conte”.

Il comico aveva incontrato l’ex presidente del Consiglio a Roma per un’ora e mezzo qualche giorno dopo le Europee: al termine del confronto la leadership di Conte sembrava confermata e la divisione semmai era rimasta sulla regola del doppio mandato, che Grillo vuole confermare considerandola un tratto identitario fondamentale dei 5s. Ma appena 24 ore dopo, durante uno spettacolo, il comico non si è risparmiato: “Conte mi ha fatto un po’ tenerezza: ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo”. E ancora: “Conte deve capire che io sono essenziale e non so come andrà a fine con lui…”. L’avvocato del popolo ha replicato il giorno dopo:  “Il destino del Movimento 5 Stelle non è nelle mani di Grillo, è nelle mani di un’intera comunità di uomini e donne che deciderà del suo futuro all’assemblea costituente del prossimo settembre. Questa riflessione è già iniziata: c’è stata l’assemblea congiunta, il consiglio nazionale, hanno parlato tutti. Abbiamo rinviato le decisioni all’assemblea costituente. Di essenziale qui non c’è la singola persona ma una comunità che ormai è fatta da gente seria, matura, che decide del proprio destino”. 

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