Se le stanno dando di santa ragione via Twitter e su Facebook, il deputato di Sel, Michele Piras, e la sottosegretaria alla Cultura, Francesca Barracciu.
Tutto è cominciato in sordina l’8 febbraio, quando l’esponente del governo Renzi ha duramente attaccato il piano di dimensionamento scolastico che taglia 27 pluriclassi. La Barracciu ha parlato di “atto tombale per il futuro dei piccoli Comuni” in un post pubblicato su Facebook e poi rilanciato via Twitter. Nel mirino la giunta di Francesco Pigliaru e l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino, che è dello stesso partito di Piras.
Sembrava chiusa lì. Invece ieri la Barracciu ha pubblicato su Facebook “due punti ancora attualissimi” di una mozione che aveva presentato sulla scuola quando faceva la consigliera regionale.
A quel punto, seppure senza messaggi diretti, il deputato, sempre ieri, ha replicato via Twitter. “Risultati, meno livore, meno tweet ci si aspetterebbe da chi siede sui banchi del governo nazionale. #toglieteTwitterallaSottosegretaria“, ha scritto.
Ovviamente, non poteva finire lì. E infatti è andata avanti. La Barracciu ha controrisposto, ancora via Twitter, con un “Piras chi?“.
Oggi, intorno a mezzogiorno, il post di Piras su Facebook. <Ecco vedi, cara #sottosegretaria, a volte, quando per presunzione si fanno così tante gaffe e si ignora ciò di cui si parla, capita che anche che di fronte a una “elegante” battuta come la tua, così originale nell’era del renzismo, il pensiero corra lieve ed immediato a personalità ben più celebri e prestigiose del sottoscritto che hai avuto modo di ignorare>. Quindi: <“Piras chi?”. Comprendo gli smemorati (essendolo anch’io) e allora mi presento: Piras Michele, deputato della Repubblica, di Borore, figlio di Sebastiano, come Satta. Ricordi adesso?>.