“Oggi abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti nel percorso per migliorare l’efficienza del nostro sistema sanitario regionale. La costituzione di un ufficio dedicato al supporto del Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria (Ruas) rappresenta un tassello fondamentale per rendere più rapida ed efficace la risposta ai bisogni di chi si rivolge ogni giorno al Sistema sanitario regionale”. La presidente della Regione Alessandra Todde spiega i primi passi verso la svolta nella sanità auspicata dai sardi. E aggiunge: “L’obiettivo è ridurre i tempi d’attesa e tradurre il diritto alla salute in risultati concreti. Con la nomina del professor Luigi Minerba come Ruas e la creazione dell’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria (Usg), entriamo ora in una nuova fase operativa. L’ufficio avrà il compito di monitorare i tempi d’attesa, elaborare proposte e indirizzi per le aziende sanitarie, raccogliere dati e costruire dossier per il decisore politico. In questo modo rafforzeremo la capacità del sistema sanitario di rispondere in modo puntuale e organizzato alle esigenze della nostra comunità. Non si tratta solo di una riorganizzazione tecnica, è un impegno concreto per migliorare la qualità della vita di ogni cittadino sardo. Continuo a credere che il diritto alla salute sia il pilastro fondamentale della nostra azione di Governo”.
Intanto proseguono le audizioni in commissione sanità. Oggi è stata la volta dei sindacati degli infermieri e dei medici. “Il testo sul piano di riordino non entrerà in aula prima del 31 gennaio – dice Michele Ciusa (M5s) – i tempi sono stretti ma ci stiamo impegnando tutti affinché si arrivi alla fine”. A sentire i commenti delle organizzazioni sindacali, apparse piuttosto diffidenti se non proprio ostili, non ci sarebbe nulla da salvare in questa ipotesi di lavoro della maggioranza che ha, tra i suoi obiettivi prioritari la riduzione delle liste d’attesa e la razionalizzazione delle risorse umane negli ospedali sardi. Le critiche di Cgil e Cisl, pur legittime, non sembrano concedere particolari aperture.