Liste d’attesa, al via la riorganizzazione del Cup. Todde: “100mila sardi non si presentano alle visite, ora nuove regole”

Parte immediatamente in Sardegna il nuovo sistema per monitorare e ridurre le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie prenotate tramite il Cup. Gli utenti saranno invitati a confermare o disdire la propria visita tramite sms o email 48 ore prima dell’appuntamento, permettendo così di liberare posti che potranno essere riutilizzati da altri pazienti in lista.

La riorganizzazione, annunciata dalla presidente della Regione Alessandra Todde, è il primo passo di un piano più ampio per migliorare l’accesso alle cure e ottimizzare le risorse. Per il futuro, è prevista una revisione completa del portale Cup online, che consentirà ai cittadini di prenotare in autonomia le prestazioni sanitarie. Tuttavia, questa fase richiederà tempo a causa dell’iter di gara per la nuova piattaforma e della formazione del personale, con un orizzonte stimato di circa sei mesi.

La Giunta regionale ha stanziato 13 milioni di euro per affrontare il problema delle liste d’attesa, che con l’attuale sistema rischiano di allungarsi ulteriormente se non gestite adeguatamente. Todde ha sottolineato come il nuovo meccanismo di recall — cioè la richiesta di conferma tramite sms — rappresenti un intervento immediato e concreto: «Ogni anno circa 100mila sardi non si presentano agli appuntamenti prenotati, sottraendo opportunità ad altrettanti pazienti in attesa». Inoltre, il monitoraggio garantirà la cancellazione automatica da lista dei pazienti deceduti, una pratica finora assente.

Il progetto include anche la creazione di “liste attive”, ovvero momenti organizzati dalle Asl per mettere a disposizione dei cittadini specialisti in specifici ambiti, con priorità a pazienti oncologici e con percorsi patologici particolari. Questa organizzazione sarà integrata con la nuova piattaforma Cup web, che si vuole più efficiente e user-friendly. Todde ha voluto infine rassicurare i cittadini sulle tempistiche: «Non promettiamo cambiamenti immediati perché sarebbe ingannevole, ma vogliamo dare segnali concreti già da ora con interventi possibili nell’immediato, come le liste attive e il sistema di recall».

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