La Sardegna è la prima regione d’Italia per numero di astensionisti: alle urne di queste Politiche è andato appena il 53,17 per cento degli aventi diritto. A poco distanza c’è la Campania con il 53,27, seguita dal Molise al 56,54 e dalla Puglia al 56,56.
Dunque la Sardegna ha registrato un record nazionale sul fronte della partecipazione al voto, coi sardi sempre meno interessati alle elezioni. Il dato isolano del 53,17 per cento fa a pugno con il 63,91 per cento di media nazionale. Sono quasi dieci punti meno. E pensare che solo cinque anni fa, alle Politiche del 2018, in Sardegna andò ai seggi il 65,51 per cento alla Camera e il 65,76 al Senato (da quest’anno possono esprimere una preferenza per Palazzo Madama anche gli under 25).
Mettendo insieme i due dati, significa che nel giro di cinque anni nell’Isola si è allontanata dalla politica una ulteriore fetta di sardi, parti al 12 per cento. Non solo: anche nel 2018 la partecipazione da Cagliari a Sassari è stata inferiore a quella nazionale. Cinque anni fa nel resto d’Italia aveva votato il 72,94 per cento degli aventi diritto alla Camera e il 73 per cento al Senato.
