Lingua blu, morte oltre 1.700 pecore: botta e risposta tra assessorato e Ats

Il virus della lingua blu continua a mettere in difficoltà il reparto ovino della Sardegna. Una malattia che, nel corso degli anni, ha causato abbattimenti perdite di reddito e proteste nel mondo agropastorale. La situazione negli anni è migliorata tanto che il commissario straordinario dell’Ats, Massimo Temussi, l’ha definita “preoccupante ma non drammatica” durante l’incontro in Consiglio regionale con le commissioni Sanità e Attività produttive. In Sardegna sono 844 i focolai di lingua blu individuati, diffusi in ordine sparso su tutto il territorio regionale anche se c’è una netta prevalenza nelle province di Oristano e Nuoro. Proprio nei paesi del Nuorese si concentra oltre la metà di focolai (401 su 844). L’Istituto Zooprofilattico ha fornito i dati relativi alle pecore morte che sono 1.704; i capi colpiti dal virus sono 268.701 e di questi 21.810 hanno manifestato sintomi clinici. Temussi ha sottolineato che sarà fondamentale tenere alta la guardia visto che “negli ultimi giorni si è registrato un peggioramento” e non ha risparmiato una frecciata nei confronti dei servizi dell’assessorato alla Sanità, evidenziando i ritardi nelle decisioni e una mancanza di monitoraggio continuo da parte dell’Unità di crisi regionale, convocata a marzo e poi rimasta in stand by: “Non ci sono state richieste di misure correttive – ha sottolineato Temussi – sono mancate le verifiche intermedie. Abbiamo ricevuto solo generici richiami per la prosecuzione della profilassi”.

Pungolatura che non è piaciuta a Marcello Tidore, direttore generale dell’assessorato, anche lui in audizione, che ha dato una lettura diametralmente opposta: “I servizi veterinari lavorano in sinergia con l’Ats l’assessorato ha formalizzato in primavera lo studio dell’Izs che individuava le zone a maggior rischio. C’è stato un atto di programmazione serio che ha consentito di fare la prevenzione. Questa è una malattia imprevedibile che necessita di un confronto costante tra chi cerca di contrastarla”. Per questo motivo hanno chiesto un maggiore coordinamento tra assessorato e Ats i consiglieri d’opposizione intervenuti nel dibattito: Gianfranco Ganau e Salvatore Corrias del Pd), Gianfranco Satta (Progressisti) e il leader dell’Udc Giorgio Oppi.

Sul fronte dei ristori, invece, l’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha annunciato lo stanziamento da parte della Giunta di due milioni e mezzo di euro per venire incontro alle aziende ovicaprine colpite dalla diffusione del morbo. I fondi risarciranno gli allevatori per i capi morti e per la perdita di reddito. L’assessora Murgia ha anche chiarito che la Regione non potrà acquistare prima di sei mesi i repellenti necessari per le disinfestazioni negli ovini perché manca la base giuridica che consente di mettere a bilancio un’operazione di questo tipo”.

M. S.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share