“Il tema fondamentale è capire che i Paesi europei erano grandi quando il mondo era piccolo. Oggi siamo tutti Paesi piccoli in un mondo dove c’è la Cina, l’India, e ovviamente gli Stati Uniti: noi possiamo replicare soltanto se stiamo uniti. E spero che avvenga il più rapidamente possibile, altrimenti penso che avremo dei periodi molto bui davanti”. Così l’ex premier Enrico Letta, oggi a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, per la presentazione del suo rapporto “Molto più di un mercato – Competitività e futuro del Mercato unico europeo”, redatto su incarico del Consiglio europeo.
“I rapporti che abbiamo scritto – io sul Mercato unico europeo, Mario Draghi sulla competitività dell’Europa – sono datati 2024. Poi è arrivato Donald Trump – spiega Letta a margine dell’evento-. Quello che Trump ha fatto, e sta facendo, rende ancora più urgente l’applicazione di quelle soluzioni”. La necessità, sottolinea, è “quella di essere a livello dei Paesi europei più integrati per affrontare la pressione che arriva dall’amministrazione americana che ha politiche tremendamente aggressive. Rispetto alle quali, se ogni Paese europeo è isolato e frammentato, non è minimamente in grado di reggere l’impatto”.
Quindi la ricetta principale per Letta “è quella di sapere che la necessità di integrarsi oggi non è dovuta a fattori ideologici: o ci si mette insieme o semplicemente ogni Paese europeo da solo è come un pezzettino degli Stati Uniti, e quindi non c’è alcuna capacità di reggere. Non è un caso che Trump si sia fermato sui dazi quando l’Europa ha replicato unita”.