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L’eredità del centrodestra al Comune di Cagliari: “Spese illegittime” per 4 mln

I panni sporchi della polizia municipale – letteralmente – sono solo la punta dell’iceberg. Perché nel report sulla verifica amministrativo-contabile effettuata al Comune di Cagliari dal dirigente dei Servizi ispettivi di finanza pubblica Massimiliano Bardani, c’è molto di più. Il funzionario ha trascorso oltre un mese a spulciare carte, determine e delibere, dai primi del 2000 a oggi. E alla fine il conto è salato: tra danno erariale, erogazioni illegittime (da recuperare) e contestazioni varie, le casse dell’amministrazione si sono ‘ingiustamente’ alleggerite – secondo il report – di oltre 4 milioni di euro, liquidati in larghissima parte durante le legislature di Emilio Floris.

I gruppi consiliari? Un ufficio di collocamento da 400mila euro l’anno

Da anni i gruppi consiliari si circondano di collaboratori fidati, che vanno a rinfoltire le segreterie dei gruppi. Sono chiamati per via diretta e contrattualizzati a tempo determinato. Peccato che non esista “alcuna norma primaria che permetta questa prassi e tantomeno che consenta di selezionare i dipendenti dei gruppi intuitu personae“, scrive impietoso l’ispettore. Si tratta cioè di un’invenzione della politica, infilata nel regolamento del consiglio comunale e adottata ancora oggi, che sottrae alle casse pubbliche poco più di 400mila euro l’anno. Morale: “I contratti non rispettano le norme, come tali sono nulli e le relative erogazioni indebite”.

La cara, carissima lavanderia fai da te: 2,4 milioni in dieci anni

Il riferimento ai panni sporchi degli agenti di polizia municipale – ma pure di autisti, uscieri, custodi, guardie giurate – deriva dalla contestazione economicamente più pesante. Nel mirino di Bardani, l’usanza di concedere un extra mensile a tutti i vigili e, dal 2011, a tutti i dipendenti con indosso la divisa come contributo forfettario per il lavaggio dell’uniforme. Nel decennio 2004/2013, dalle casse del Comune son volati 2.405.862 euro. Un’enormità. Che sconta un piccolissimo difetto di fondo: “Si tratta di indebite erogazioni – scrive Bardani – e come tali vanno recuperate”. Perché il contributo è illegittimo, violando il principio di onnicomprensività della retribuzione, che “preclude in radice la possibilità di corrispondere qualsivoglia emolumento aggiuntivo che non sia previsto da legge o contratto nazionale di lavoro”, ha ben spiegato ai primi del 2013 il dirigente del Personale, dando ragione alla giunta Zedda che un anno prima aveva cancellato l’usanza. Con sommo rammarico dei vigili.

“Mi spetta X”. Firmato: me

All’indice di Bardani finiscono, in coppia, pure l’ex dirigente dell’ufficio contratti e vicesegretario comunale Francesco Cicero con la consorte Ada Lai, dirigente comunale fino al 31 marzo 2012. Scrive il dirigente del servizio ispettivo che Cicero si autoassegna somme non dovute per ‘attività di rogito’ pari a 24.690 euro per il periodo 2005/primo semestre 2006. Si tratta di “erogazioni contra legem, siglate peraltro dall’interessato medesimo”, nota Bardani. Ada Lai invece incassa poco più di 12mila euro, tra il 2005 e il 2011, in qualità di componente della commissione comunale Pari opportunità. “Ma si tratta di un organo istituzionale – ricorda Bardani – quindi la dirigente non aveva alcun titolo per ottenere un compenso extra, sempre per il principio di onnicomprensivvità della retribuzione”.

Di tutto e di più

Chiudono il cerchio – si fa per dire – diversi capitoli che vanno dalle stabilizzazioni decise dall’assessorato al Personale allora guidato da Giuseppe Farris (giunta Floris) alla stipula di alcuni contratti a favore di dirigenti assunti senza alcuna selezione, fino alla monetizzazione di ferie non godute per oltre 200mila euro. Manco a dirlo: prassi illegittima. Nel primo caso, l’anno di grazia dell’uffico assunzioni è il 2009, quando il Comune stabilizza ben 109 persone. Procedura corretta? Macché: viola il principio del “prevalente accesso mediante concorso pubblico” e non rispetta la quota minima del 50% di posti riservato a personale esterno. L’ispettore è rimasto poi esterrefatto di fronte ai contratti firmati per anni a diversi dirigenti “senza alcuna selezione”, per di più riconfermati in modo fiduciario. Nessun approfondimento in merito, “viste le segnalazioni – ricorda Bardani – dell’ex segretario comunale Gianbattista Vargiu alla Procura”. Che, ora, ha qualche elemento in più per fare chiarezza.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

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