di Vito Fiori
Che sulla sanità la Giunta regionale si giochi tutto, o quasi, del suo futuro, lo si sa da un pezzo. E, finita la “sbornia” del decreto sulle aree idonee (definito in tempi record), ormai sembra non ci sia più tempo da perdere. Ieri il disegno di legge, già nella disponibilità della Commissione sanità, ha trovato d’accordo l’intera maggioranza. “È stato un incontro molto positivo”, ha detto Roberto Ligioi, consigliere del M5s. In sintonia con Piero Comandini, Pd, presidente del Consiglio regionale: “Abbiamo fatto il punto della situazione e adesso ci rivedremo dopo l’Epifania per cercare di trovare la quadra”.
Intanto, il Pd ha convocato il direttivo regionale a Oristano per venerdì 3 gennaio alle 17 con un unico punto all’ordine del giorno: la sanità. Ma, al di là dei proclami d’ordinanza, l’accordo nel campo largo non sembrerebbe così scontato. Il nodo da sciogliere, anche questa è storia nota, riguarda la sostituzione degli attuali commissari delle Asl e delle Aziende ospedaliere universitarie di Cagliari e Sassari. Un problema non da poco che rischia di ritardare l’approvazione della legge se non si dovesse raggiungere un’intesa. Perché, se da un lato gli aspetti toccati dalla riorganizzazione della rete ospedaliera non hanno incontrato ostacoli di natura politica, dall’altro il tema delle nomine potrebbe acuire i malumori che da tempo serpeggiano tra gli alleati del campo largo.
Il Movimento 5 stelle, peraltro, non può contare su personalità della sua area, al contrario dei democratici, ben più strutturati. Ma la presidente Alessandra Todde pare abbia le idee ben chiare al riguardo e non intenderebbe recedere di un millimetro dalla sua posizione. Qualcuno ipotizza uno sbarco dalla Penisola, in stile assessore della Sanità, per sopperire alla carenza. Cosa che non farebbe affatto piacere agli altri partiti. Nel frattempo, in attesa dell’assemblea di Oristano e della prima discussione in Commissione, probabilmente già il 7 gennaio, si continuerà a lavorare più o meno con discrezione.