Legge elettorale, ricorso delle donne: “Senza preferenza di genere è incostituzionale”

Le associazioni delle donne hanno preparato un ricorso sulla nuova legge statutaria elettorale. Chiedono che il testo venga impugnato davanti alla Corte Costituzionale dal Consiglio dei ministri perché non prevede la doppia preferenza di genere – che non venne esaminata in Consiglio regionale a causa di un voto segreto. Secondo le associazioni, la legge viola gli articoli 51 e 117 della Costituzione, quelli che promuovono l’effettiva parità tra i due sessi nella rappresentanza politica.

La raccolta firme è stata avviata sul web dove sono state registrate circa 500 adesioni da parte di associazioni e personalità della società civile che si riconoscono nell’Accordo per la Democrazia Paritaria, coordinato da Marisa Rodano e da Daniela Carlà. “Se il Governo, unico soggetto al momento abilitato a denunciare per illegittimità costituzionale la legge in questione, non volesse o potesse intervenire – spiega Simonetta Sotgiu, magistrato della Corte di Cassazione e presidente dell’associazione Alma Cappiello – la questione di costituzionalità sarebbe inevitabilmente riproposta da elettrici ed elettori molto determinati all’atto della indizione dei comizi elettorali, con fondata probabilità di annullamento delle elezioni”.

Secondo il ricorso “la legge statutaria elettorale della Regione Sardegna non promuove la concreta parità, né questa è assicurata dal vincolo, nella presentazione delle liste circoscrizionali, della presenza di due terzi di candidati appartenenti ad un genere ed un terzo ai candidati dell’altro genere”, mentre “solo attraverso l’introduzione di tecniche effettivamente volte alla rimozione degli ostacoli alla piena parità, la legge statutaria elettorale sarebbe stata conforme alla Costituzione ed allo Statuto Speciale”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share