Legge elettorale, la vendetta ogliastrina

Arriva il primo cartellino giallo di incostituzionalità sulla legge elettorale sarda che non rispetterebbe il principio della rappresentatività territoriale, previsto all’articolo 56.

Arriva il primo cartellino giallo di incostituzionalità sulla legge elettorale sarda. La ragione: non rispetterebbe il principio della rappresentatività territoriale, previsto invece all’articolo 56. Il ricorso è stato presentato all’Ufficio elettorale regionale, istituito presso la Corte d’Appello di Cagliari, da uno dei candidati, Angelo Stochino, di Forza Italia, consigliere regionale nella passata legislatura. Il 16 febbraio è stato il più votato in Ogliastra, ma sembra destinato a rimanere fuori dal nuovo Consiglio regionale. Questo perché all’Ogliastra, salvo cambi dell’ultima ora, sarà assegnato un solo seggio anziché i due inizialmente previsti.

Il ricorso di Stochino è una memoria legale di sei pagine elaborata dall’avvocato Antonello Rossi, dove in primo luogo si sottolinea che il principio costituzionale a tutela della rappresentatività territoriale è richiamato anche nella legge elettorale sarda, all’articolo 3. Infatti, a ciascuno degli otto collegi in cui è stata divisa l’Isola, spetta un numero di consiglieri proporzionale agli abitanti: 20 a Cagliari, 12 a Sassari, 6 per ciascuno a Oristano e a Nuoro, 5 alla Gallura, 4 al Sulcis, altrettanti al Medio Campidano e 2 all’Ogliastra.

“Ma poi – sostiene Stochino – al momento di distribuire i seggi seguendo le indicazioni del successivo articolo 17, la rappresentatività territoriale è stata negata”. Non solo per l’Ogliastra (che scende da due a un seggio) ma anche per la Gallura (da 5 a 2) e il Medio Campidano (da 4 a2). Il tutto a vantaggio delle vecchie province. Per cui Cagliari salirebbe a quota 21, Sassari a 23 e Nuoro a 7.

Stochino, che pure la legge elettorale l’ha votata in Aula lo scorso giugno, non ci sta. “Ci siamo affidati – sottolinea – alle proiezioni fatte dagli uffici regionali e verificate dai colleghi che hanno lavorato alla scrittura della nuova norma. Ma, chiuse le urne, ci ritroviamo beffati. I nostri concittadini sono andati a votare convinti di poter eleggere un numero prestabilito di consiglieri, invece rischiano di essere sottorappresentati”.

La memoria è solo la prima mossa. “Nel caso in cui la Corte d’Appello dovesse respingere il ricalcolo dei seggi, andremo avanti nelle sede giudiziarie opportune”. Prima di tutto davanti al Tar, dove non si esclude che possano arrivare ricorsi anche dalla Gallura e dal Medio Campidano. “Con le altre Province penalizzate dalla legge elettorale – conclude Stochino – stiamo facendo fronte unico. Non è accettabile che un principio costituzionale venga spazzato via da una formula matematica mal fatta. Di certo il prossimo Consiglio regionale avrà l’obbligo di assumere come impegno prioritario la riscrittura della legge elettorale”.

Alessandra Carta

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