Iniziata questa mattina la prova di forza fra maggioranza e opposizione sulla Legge casa, ferma in Consiglio regionale da due settimane. Il centrosinistra ha provato a dare un’accelerazione all’esame del provvedimento in conferenza dei capigruppo decidendo di lavorare sino a mezzanotte anche sabato e domenica, provando a fiaccare gli esponenti del centrodestra che, con una valanga di emendamenti, proseguono nella loro opera ostruzionistica e a intervenire nel merito di ogni singolo emendamento e articolo. Non mancano, comunque, i contatti per cercare di trovare un accordo che, però, potrebbe essere ancora lontano. Mentre la maggioranza si limita a non intervenire in Aula, a lanciare un appello al centrosinistra per sbloccare la situazione è stato nuovamente Mario Floris (Uds), mentre Attilio Dedoni (Riformatori) ha affermato di essere “pronto a rimanere in Aula altri 20 giorni”. In tre ore oggi è stato approvato, con la minoranza che non ha partecipato al voto, l’articolo 5 che modifica in parte il concetto di ristrutturazione edilizia. Potranno essere ripristinati o sostituiti alcuni elementi costitutivi dell’edificio, comprese l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Un fabbricato potrà essere demolito e ricostruito fedelmente “quanto a sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali, a quello preesistente”. Vengono fatti salvi, invece, i lavori per l’adeguamento alla normativa antisismica. (ANSA).
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