Dure reazioni della politica sarda alla bocciatura degli emendamenti, stamane in Senato, che proponevano l’istituzione del collegio Sardegna in vista delle Europee 2014 (leggi). I provvedimenti, proposti coon testo pressocché identico, erano stati presentati da Mauro (Scelta civica), Lai (Pd), Cotti (M5S) e Calderoli (Lega). Ad affossare gli emendamenti, il voto contrario di Pd, Forza Italia e Nuovo centrodestra.
“Renzi e Berlusconi, come i ladri di Pisa: di giorno fingono di litigare, ma i loro partiti sono d’accordo al Senato – ha tuonato il deputato Pierpaolo Vargiu (Riformatori sardi) – nell’affossare l’emendamento alla legge sulle elezioni europee, presentato da Mario Mauro, ex ministro della Difesa, che avrebbe consentito alla Sardegna di votare ed eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo. Chi voleva conoscere i nomi dei killer della rappresentanza sarda in Europa, è accontentato: Partito Democratico e Forza Italia (con annesso Alfano) hanno votato contro i sardi e contro la Sardegna. Con quale coraggio verranno a chiedere i voti dei sardi?”.
Per il segretario nazionale del Psd’Az Giovanni Colli “è un fatto gravissimo. È giunta l’ora che la Sardegna si ribelli a queste palesi ingiustizie – aggiunge il segretario – e mi rivolgo ai parlamentari sardi affinché siano capaci anche con dure azioni di rottura nei confronti dei loro partiti, di acquisire quella minima capacità contrattuale che è indispensabile per rappresentare adeguatamente gli interessi della Sardegna”.
“Dimettetevi tutti assieme domani per protesta”, commenta il consigliere comunale di Cagliari Giovanni Dore, “e vediamo se le Camere avranno il coraggio di ratificarle (e allora sarà “guerra” al popolo sardo che rappresentate) o se invece, in un atto di dignità, qualcuno (magari Renzi ?) avrà il coraggio di proporre la modifica che ci è dovuta”.