Le Province presentano il conto: la chiusura costa 50 milioni

Servono almeno 50 milioni di euro per chiudere l’esperienza delle Province in Sardegna mantenendo inalterati i servizi sino al 31 dicembre 2015, ma c’è l’urgenza di reperire almeno 15 milioni subito altrimenti entro fine mese non ci saranno più i soldi per effettuare manutenzioni delle strade, sfalcio erba nelle cunette obbligatorio per la campagna antincendi o per pagare gli stipendi dei dipendenti delle società in house o dei precari. Così il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel), e quello dell’organismo che si occupa di Bilancio, Franco Sabatini (Pd), hanno convocato per mercoledì 10 i parlamentini in seduta congiunta per l’audizione degli assessori degli Enti Locali e del Bilancio, Cristiano Erriu e Raffaele Paci per reperire le risorse necessarie ad assicurare la continuità dei servizi.

“Spero che la Giunta arrivi in audizione con una proposta o un ventaglio di proposte per superare questa emergenza – spiega all’ANSA Agus – credo che sarà necessaria una leggina che indichi dove reperire le risorse. La coperta è corta e l’urgenza è grande. Siamo in una situazione non dissimile da quella che stanno vivendo altre regioni italiane dopo la legge Delrio e la legge di stabilità che di fatto hanno tagliato le risorse suppure le Province continuino a gestire servizi fondamentali. Prima di tutto occorre non far collassare il sistema: a Sassari la Multiss ha già inviato 77 lettere di licenziamento – sottolinea il presidente della commissione Riforme – a Cagliari si rischia di non rinnovare contratti precari; Nuoro, senza le risorse, sforerà il patto di stabilità con gravi conseguenze per il futuro mentre in Gallura e in Ogliastra è a rischio la percorribilità delle strade provinciali”.

Nel frattempo l’organismo presieduto da Agus riprenderà in mano la riforma degli enti locali dopo i ballottaggi, per chiudere il superamento delle Province e la riorganizzazione delle istituzioni locali sarde entro luglio. “Si parte dal testo Erriu – sostiene – ma non si vuole fare nessun blitz in Commissione. Proseguiamo le audizioni con i sindaci dell’area metropolitana di Cagliari (quelli di Quartu e Sestu si conosceranno solo domenica notte, ndr) e con quelli del Sassarese e della Gallura. Poi credo che servirà un passaggio in maggioranza per fare sintesi con i partiti e con la Giunta”. (Ansa)

 

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