Il nuovo assessore Carlo Doria deve qualche spiegazione. Perché lo scorso 23 dicembre è andato sino a Gavoi, nel Nuorese, per inaugurare una struttura aperta nel 2017 dal presidente Francesco Pigliaru e dall’allora titolare della Sanità, Luigi Arru. Doria ha semplicemente cambiato il nome.
Il nuovo assessore – amico di Christian Solinas e portato in Giunta dopo la mancata rielezione in Senato alle Politiche del 25 settembre – è in carica dal 30 novembre. Adesso si sta intestando la svolta nell’assistenza medica del Nuorese col semplice utilizzo di una nuova dicitura. Infatti: quando nel 2017 Pigliaru e Arru la tennero a battesimo la struttura di Gavoi, la chiamarono Casa della salute ed era il tassello chiave della sanità territoriale. Un presidio intermedio tra l’ospedale e le cure domiciliari. Ora si parla di Casa della comunità ma il concetto è identico. Non c’è nulla di nuovo, Doria non ha intentato nulla.
La struttura di Gavoi raccoglie i dottori di medicina generale, il pediatra di libera scelta, la guardia medica, la postazione del 118, il Cup, il punto prelievi, il consultorio e alcuni ambulatori, tra cui quello infermieristico. Sette anni fa, strumenti e attrezzature vennero acquistati anche con il contributo di un Comitato di cittadini nato per sostenere le cure in America di Roberto Sanna, un bambino di Gavoi morto nel 2016 per una malattia neurodegenerativa.
Eppure Doria lo scorso 23 dicembre ha fatto organizzare una vera e propria inaugurazione e parlato di “primo passo verso il progetto di medicina di prossimità“, ovvero la stessa minestra di sette anni. Con Pigliaru e Arru erano gli anni della Asl unica, considerata dai sardi la causa di tutti i mali; alle Regionali del 2019 Solinas ha promesso di cancellarla ma anche lui, come Doria, ha solo cambiato nome: la vecchia Ats si chiama Ares da un anno.
Non solo: la presenza in Barbagia del nuovo assessore non è stata casuale. Il centro dell’Isola sta pagando più di tutti la pessima gestione della sanità da parte di Solinas e alleati, durante i quattro anni del leghista Mario Nieddu come assessore. Quindi ecco il repulisti mediatico voluto da Doria insieme al Dg della Asl di Nuoro, Paolo Cannas: è chiaro il tentativo di recuperare consenso in un territorio in nome del diritto alla salute si scende in piazza con frequenza.
L’unica vera novità di Gavoi è stata l’avvio del modello della telemedicina sullo scompenso cardiaco. Per il resto, il vuoto. Inclusa l’idea di Cannas di assumere infermieri al posto dei dottori che mancano, come se fossero la stessa cosa (leggi qui la trovata del direttore generale).