Comincia dalla continuità territoriale l’intervista a Christian Solinas pubblicata oggi su La Nuova Sardegna. Il candidato presidente del polo autonomista di centrodestra dà la sua ricetta per garantire il “diritto dei sardi alla mobilità”.
Sui trasporti marittimi Solinas dice che “si deve superare subito il concetto di convenzione” attraverso “altri modelli” già sviluppati “in Europa. Penso a quello corso o allo spagnolo che consentono di abbattere i costi con una contribuzione a qualsiasi vettore, purché si impegni a operare in modo stabile su una tratta garantendo frequenze e navi”. Solinas chiarisce nel dettaglio: “Se si approccia il modello corso, non ci sono monopoli, tutti i player possono fare quella linea. E chi dà il servizio migliore, ottiene i finanziamenti pubblici. Il modello spagnolo prevede l’abbattimento su ogni singolo passeggero: gli utenti scelgono su quale nave andare, poi c’è il rimborso sul costo del biglietto. E per prima cosa la continuità deve essere gestita dalla Regione”.
Quanto al trasporto aereo, per Solinas “bisogna agire su un doppio binario. Da una parte servono certezze su frequenze e tariffe; dall’altra si deve aprire il mercato anche a vettori che portano avanti altre politiche commerciali. Secondo me in questi anni la cosiddetta Ct1 (continuità territoriale dai tre scali sardi verso Roma e Milano) è stata impostata a torto solo su Fiumicino e Linate. Ma così si crea congestione negli scali e spesso non si trovano i posti. Credo si debba puntare su altri aeroporti, come Napoli, Pisa, Torino, Bologna. E su questo si deve trattare con Bruxelles”.
Nell’intervista al quotidiano sassarese, il leader del centrodestra parla anche di sanità e propone “la cancellazione della Asl unica“. E osserva: “Dobbiamo riportare al centro la persona e i territori. I pazienti sardi continuano a subire le liste di attesa infinita, i viaggi della speranza. Va affermato il diritto alla salute in tempi accettabili”. Così sulle zone interne: “Oggi il mercato mondiale del turismo cerca la tipicità. La Sardegna non costiera, con le sue peculiarità, è un punto di forza. Ha ideali e valori materiali e immateriali, bellezze architettoniche e paesaggistiche. Nella nostra Isola ci sono oltre 7mila nuraghi, i giganti di Mont’e Prama, la reggia di Barumini, solo per parlare di alcune cose”.
Solinas dice sì al metano. “Ma senza dorsale, che richiederebbe tempi molto lunghi e una servitù sul territorio. La soluzione migliore è l’approvvigionamento attraverso i depositi costieri. È una soluzione immediata, ciò che serve alla Sardegna”. Quando all’industria, il candidato del centrodestra dice: “Non esiste al mondo un’economia
avanzata che non abbia un equilibrio tra industria e altri settori produttivi. Ma questo sviluppo deve generare crescita e occupazione senza compromettere l’ambiente”.