La Regione vuole 13 ospedali di comunità, protestano i territori esclusi

Marcello Zasso

(M.Z.)

La Giunta Solinas ha annunciato un investimento di c irca 40 milioni di euro per la realizzazione degli ospedali di comunità, le strutture intermedie previste dalla riforma della sanità: a metà strada tra gli ospedali e le case della comunità. Ma i 13 interventi previsti nell’Isola dall’attuale Giunta regionale non soddisfano tutto il territorio e arrivano proteste per la mancata copertura di Ogliastra, Sarcidano, Barbagia di Seulo, Sarrabus, Gerrei e Trexenta. Per quei territori sale la protesta dei consiglieri regionali d’opposizione Eugenio Lai (Leu) e Salvatore Corrias (Pd).

Secondo il riordino del sistema sanitario approvato nel 2020 dal Consiglio regionale, gli ospedali di comunità nascono per “garantire adeguati livelli di cura per tutte le persone che non hanno necessità di ricovero in ospedali per acuti, ma che hanno comunque bisogno di un’assistenza sanitaria protetta che non potrebbero ricevere a domicilio, e limitatamente a periodi di tempo medio-brevi”.

L’assessore alla Sanità, Mario Nieddu

Il progetto della Giunta di Christian Solinas e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu con i fondi del Pnrr, abbinati a risorse regionali, prevede stanziamenti di circa 11,4 milioni all’Asl 1, per due presidi a Sassari, uno a Ploaghe e uno a Ozieri; 3,8 milioni all’Asl 2 per La Maddalena e Tempio; 8,2 milioni all’Asl 3 per Nuoro e Sorgono; 3,6 milioni all’Asl 5 per Ghilarza e Bosa; 3,4 milioni all’Asl 7 per un Iglesias; 9,8 milioni all’Asl 8, per due ospedali di comunità a Cagliari. “Una pianificazione, quella definita a livello regionale, improntata su quanto disposto dalla normativa nazionale – si legge nella nota di presentazione degli stanziamenti – che prevede un ospedale di comunità ogni centomila abitanti”.

Eugenio Lai

“La scelta della Giunta regionale sarda – denuncia il sindaco di Escolca e consigliere regionale Eugenio Lai – di escludere totalmente il Sarcidano, Barbagia di Seulo, il Gerrei, il Sarrabus, la Trexenta dalla programmazione sulla realizzazione degli ospedali di comunità (che non entrano in contrasto con i presidi ospedalieri, ma sono un rafforzamento di servizi) rappresenta ancora un volta la lontananza di questa politica dai territori più fragili e isolati”. Annunciando un’interrogazione urgente l’esponente di Leu ha ribadito: “Le nostre comunità non meritano di essere trattate in questo modo”.

Salvatore Corrias

Sulla stessa linea l’ex sindaco di Baunei (nella foto principale). “Gli ospedali di comunità sono strutture sanitarie intermedie, che dovranno (o dovrebbero) garantire la gestione dei pazienti a bassa intensità di cure. Una via di mezzo, in estrema sintesi, tra assistenza domiciliare e assistenza ospedaliera – ricorda il consigliere Dem Salvatore Corrias – . In Sardegna ne nasceranno (o dovrebbero nascerne) tredici, un po’ dappertutto, tranne che in Ogliastra. E dire che in origine, di ospedale di comunità ne era previsto uno anche a Ussassai, improvvisamente, misteriosamente scomparso dalla mappa della sanità territoriale”.

Marcello Zasso

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