Regione rinuncia a tappa sarda dell’America’s cup, l’evento avrebbe fruttato 14 milioni

L’America’s cup non si farà più a Cagliari. Per la seconda volta. La prima a causa della pandemia nel 2020, ora invece la decisione è stata presa dalla Regione che non ha gradito la scelta di Vilanova – in Spagna – come tappa d’esordio della sfida tra le formula uno della vela. Nell’Isola ci sarebbe stata comunque una tappa, ma la Regione – e in particolare l’assessore al Turismo, Gianni Chessa – non ha gradito l’annuncio degli organizzatori di fare l’inaugurazione da un’altra parte.

La Giunta aveva assicurato un finanziamento di sei milioni di euro anche nell’ultima Finanziaria. Ma il fatto di non aver ottenuto la tappa d’esordio ha mandato Chessa su tutte le furie. “Ci avevano garantito – ha spiegato all’Ansa – che Cagliari sarebbe stata la prima tappa in Europa. Gli organizzatori, appoggiandosi a uno studio legale sardo, lo avevano assicurato davanti a testimoni. Abbiamo avviato l’iter burocratico necessario per predisporre tutti i documenti garantendo sempre la copertura economica richiesta. Quando abbiamo saputo indirettamente della scelta di Vilanova, abbiamo chiesto spiegazioni. A questo punto o l’America’s cup assegna a Cagliari la prima tappa, quella di settembre. O quella somma sarà destinata ad altre iniziative per la Sardegna”.

L’evento avrebbe avuto una ricaduta notevole nell’economia sarda, stimata in 14,28 milioni. Nonostante questo, Chessa ha mandato una lettera – protocollata il 6 aprile – con cui ha comunicato “l’interesse venuto meno” e la volontà di chiedere il “definanziamento” dell’attività. Ma è vero che gli organizzatori avevano promesso alla Regione che la prima tappa sarebbe stata quella cagliaritana? Secondo quanto ricostruito da La Stampa, non è esattamente così. Se n’era parlato ma non era una conditio sine qua non. Come scrive il quotidiano torinese, la Regione durante la trattativa ha iniziato a formulare una lunga serie di domande ad Ace (America’s cup event), senza che venisse stilato un vero contratto per l’evento di Cagliari. Continuano i contatti – e le domande della Regione – fino a quando arriva un ultimatum da parte di Chessa, in cui si rammarica della scelta di Vilanova come prima tappa e spiegando che il finanziamento era subordinato alla tappa cagliaritana come esordio in Europa. Gli organizzatori si trovano – scrive La Stampa – a una serie infinita di domande, alcune ritenute inconsuete. Inoltre un’altra società avrebbe dovuto organizzare l’evento in loco perché Ace non avrebbe potuto. Il team dell’America’s Cup si irrigidisce fino allo scontro finale: il tempo passava e serviva una decisione in tempi brevi. Poi arriva l’ultimatum di Chessa e la rinuncia a un evento così prestigioso (ed economicamente rilevante).

Sulla decisione della Regione i Progressisti chiedono spiegazioni e presenteranno nei prossimi giorni una dettagliata richiesta di accesso agli atti rispetto alla gestione della tappa cagliaritana. “La vicenda appare, almeno da quando si apprende dalle prime ricostruzioni giornalistiche, segnata da un inaccettabile pressappochismo – si legge in una nota -. A cui si aggiunge una mancanza, ormai cronica quando si parla di assessorato al Turismo, di condivisione e di trasparenza. È nostra intenzione fare piena luce sulla questione così come stiamo contribuendo a fare su tutte le attività connesse con la spesa e la programmazione turistica regionale”.

“Lascia stupiti la notizia apparsa sugli organi di stampa riguardante il blocco del finanziamento da parte della Regione Sardegna per l’evento dell’America’s Cup in programma a Cagliari il prossimo ottobre”, scrivono Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, e Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna. “Chiediamo pubblicamente di avere maggiori informazioni sulla vicenda – proseguono i due presidenti –, perché dopo gli ultimi dolorosi anni che hanno colpito il settore, questa decisione rappresenterebbe un grave passo indietro, considerato che l’evento avrebbe avuto un impatto economico decisivo. Cagliari attende dal 2020 di essere capitale della vela e a ciò ci eravamo preparati prima della tragedia Covid. Le risorse pubbliche a disposizione andrebbero implementate e non ridotte, al fine di garantire un rilancio strategico per il turismo isolano e per la conoscibilità della Sardegna in tutto il mondo. Come Confcommercio e Federalberghi Sud Sardegna chiediamo alla Giunta regionale di tornare sulla sua paventata decisione, perché Cagliari – che ricordiamo essere anche la base di Luna Rossa – possa riavere un ruolo di primo piano e non manchi l’appuntamento con il parterre internazionale dell’America’s Cup, con tutte le conseguenti ricadute positive”.

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