La Regione introduce altre 5 Province: dietrofront dopo il referendum di 11 anni fa

A undici anni dal referendum per il taglio degli enti intermedi – stravinto dal sì – la Giunta guidata da Christian Solinas istituisce cinque nuove Province: quelle del Nord est Sardegna, dell’Ogliastra, del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano e la Città metropolitana di Sassari. La maggioranza di centrodestra in Regione, a due anni dall’approvazione della riforma degli Enti locali, dà così corpo al provvedimento. La norma serve ad “aggiustare” la riforma, impugnata dal Governo dopo qualche mese e salvata dalla Corte costituzionale con un pronunciamento del marzo 2022. Sarà inserita nel collegato alla manovra Finanziaria con un emendamento presentato dall’assessorato agli Enti locali, guidato da Aldo Salaris.

Ora ci vorrà un altro anno e mezzo circa per vedere concluso l’iter del passaggio dai vecchi ai nuovi enti e il definitivo assetto degli Enti locali nell’Isola. L’emendamento agisce in particolare sull’articolo 23 della riforma, che riguarda la fase transitoria e di successione dai vecchi ai nuovi enti, stabilendo tempi, modalità e procedure nel passaggio al nuovo assetto. Secondo le tempistiche stabilite, se l’emendamento passerà il vaglio della commissione e dell’Aula, le prime elezioni dei Consigli provinciali e dei consigli delle Città metropolitane dovranno essere indette entro il 30 giugno 2024 e svolte entro due mesi. Nel dettaglio i passaggi utili all’applicazione della riforma del 2021, contenuti nell’emendamento, riguardano in prima battuta la nomina da parte della Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli Enti locali, dei commissari straordinari delle 4 Province ‘storiche’ di Nuoro, Oristano, Sassari e Sud Sardegna che devono provvedere alla gestione ordinaria e alla liquidazione, nel caso della Provincia del Sud Sardegna e di quella di Sassari.

Da qui parte l’iter per la successione che comprende vari step come la trasmissione di tutti i documenti dagli enti intermedi alla Regione e la definizione dei criteri generali per l’individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strutturali, organizzative e dei procedimenti e contratti. Trascorsi i tempi tecnici, in tutto circa 8 mesi, la Giunta potrà nominare i commissari degli enti appena fondati del Nord Est, Ogliastra, Sulcis Iglesiente, Medio Campidano e quello della Città metropolitana di Sassari. I commissari straordinari delle Province del Sud Sardegna e di Sassari, a quel punto ufficialmente soppresse, rimarranno in carica per la gestione ordinaria e le attività di liquidazione fino alla conclusione di dette attività.

Il tema delle Province in Sardegna ha cominciato a scaldarsi nel 2001 con la norma che aveva raddoppiato gli enti, da quattro a otto, con le nuove Medio Campidano, Sulcis Iglesiente, Ogliastra e Gallura. Dopo quattro anni entra in vigore la riforma, ma lo stop arriva nel 2012 con il referendum consultivo del 6 maggio, voluto dai Riformatori sardi – oggi nella maggioranza di centrodestra che avvia l’iter per ripristinare le Province rinate nel 2021 -, per il taglio degli enti intermedi. Stravince il sì, anche se vota il 35 per cento degli aventi diritto superando così di poco il quorum necessario e si procede al commissariamento. Nel frattempo si cerca una nuova strada e nel 2016 la maggioranza di centrosinistra approva un nuovo riordino: soppresse le Province di Cagliari, del Sulcis Iglesiente, quella del Medio Campidano, Gallura e Ogliastra, nasce la ‘super’ Provincia del Sud Sardegna che corrisponde a quella della Provincia di Cagliari. Restano in piedi le Province di Nuoro (che si riappropria dell’Ogliastra), Oristano e Sassari (che si riprende la Gallura) e nasce la rete metropolitana di Sassari. Ma le elezioni dei nuovi organismi non si svolgono e gli enti funzionano guidati da amministratori straordinari nominati dalla Regione. L’ultimo capitolo è stata l’approvazione della riforma di due anni fa da parte della attuale maggioranza di centrodestra. Ora si sta modificando la legge con un emendamento al collegato alla Finanziaria per aggiornarla e renderla applicabile. Se sarà approvato in Sardegna, con una popolazione di oltre 1,6 milioni di residenti, ci saranno due Città metropolitane – Cagliari e Sassari – e sei Province: Sulcis Iglesiente, Madio campidano, Oristano, Nuoro, Ogliastra e del Nord Est.

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