C’è un fedelissimo rimasto col cerino in mano e senza poltrona dopo il rimpasto della Giunta regionale a fine novembre 2022: il caso riguarda Quirico Sanna, l’ex assessore all’Urbanistica e agli Enti locali che fece un passo indietro per permettere a Christian Solinas di portare dentro l’Esecutivo il ‘trombato‘ delle Politiche, Carlo Doria, assegnandogli la delega alla Sanità. Sanna, ringraziato pubblicamente dal governatore, si era fatto da parte con la promessa della nomina a “capo di gabinetto con delega alle gestioni commissariali”.
Quella notte – erano le 11 abbondanti quando dalla Regione arrivò la fumata bianca – erano tutti contenti. Anche Sanna, la cui nomina nell’ufficio del presidente venne inserita addirittura nel comunicato stampa diffuso per annunciare il Solinas bis. Invece, passati tre mesi e spiccioli dalla nota, l’ex assessore è ancora fuori gioco.
Per Sanna è venuta fuori l’inconferibilità in base al decreto legislativo 165/2001 che regola “l’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Recita l‘articolo 53, al comma 1 bis: “Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni”. Sanna è un dirigente del Psd’Az, uno di quelli che ha sostenuto la ‘salvinizzazione’ dei Quattro Mori, e il ruolo di capo di gabinetto è una funzione di vertice.
La cosa pazzesca è la Solinas e la Regione abbiano diffuso una nota e prima ancora affidato l’incarico senza nemmeno controllare la normativa, ben sapendo che per la funzione di assessore è prevista tutta una serie di incompatibilità anche in base alla legge Severino sull’Anticorruzione. Sanna, in ogni caso, in presidenza continua a vedersi, praticamente ogni giorno, ma l’affidamento dell’incarico promessogli dal governatore oltre novanta giorni fa non è mai stato formalizzato. Come stare attaccati a un treno senza poterci salire. (al. car.)