La Maddalena, Capelli (Cd) e Uras (Sel): “Superare stato abbandono aree G8”

“La vicenda della bonifica e del progetto edificatorio messo in campo per il Vertice del G8, mai realizzato, del 2009 è di una gravità senza pari e merita che il Governo prenda una decisione per superare lo stato di abbandono in cui versa tutta l’area e fare piena luce sullo sperpero di denaro pubblico perpetrato a sfregio dei sardi, della salute pubblica e della bellezza del parco nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena”, è quanto dichiara Roberto Capelli, deputato del Gruppo Centro democratico che ha presentato alla Camera, contestualmente a quella presentata in Senato da Luciano Uras (Sel), una interrogazione ai ministri dell’Economia Padoan e dell’Ambiente Galletti.

“Al Governo chiediamo anche di sapere quali siano nel dettaglio i costi che lo Stato ha affrontato complessivamente per la realizzazione e la messa in funzione delle strutture per il Vertice G8 del 2009 e se su tale spesa pubblica siano in corso verifiche e valutazioni da parte dei competenti organi di controllo – osserva Capelli -. Chiediamo inoltre di conoscere quale stima sia stata fatta dei danni subiti ad oggi dalla finanza pubblica e che valutazioni stia facendo il governo sulle negative ricadute economico-sociali subite dalla comunità maddalenina e più in generale dai territori Galluresi. Inoltre vorremmo che venissero esplicitati i rischi ambientali che permangono per il territorio e per la salute della popolazione di La Maddalena chiarendo quali siano le ragioni che hanno impedito e impediscono gli interventi di bonifica, e di chi siano le responsabilità”. Secondo Capelli, “soprattutto occorre che il Governo dica cosa intenda fare per porre fine a questa situazione e riconsegnare alle amministrazioni locali sarde il patrimonio risanato di strutture ricettive e civili dell’area ex arsenale e di quelle ad esse connesse. Un rilancio della attività economica e produttiva dell’arcipelago – conclude – fondato sulla tutela e valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente è non solo necessario ma indifferibile”.

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