La Giunta regionale guidata da Alessandra Todde ha ufficializzato oggi la nomina dei commissari delle aziende sanitarie locali. Su proposta dell’assessore alla sanità Armando Bartolazzi, l’esecutivo ha approvato le delibere che formalizzano gli incarichi, come previsto dalla legge regionale 8 approvata l’11 marzo scorso e pubblicata sul Buras due giorni dopo. La Giunta si è riunita oggi come già ventilato nei giorni scorsi: la presidente voleva chiudere prima possibile e superare le tensioni all’interno della maggioranza, in particolare tra Pd e M5s. Tensioni che non si sono ancora riassorbite: gli assessori Dem non hanno partecipato alla Giunta.
Alla guida dell’Asl 1 di Sassari è stato nominato Paolo Tauro, mentre Ottaviano Contu dirigerà l’Asl 2 della Gallura. Per l’Asl 3 di Nuoro è stato individuato Angelo Zuccarelli, Diego Cabitza per l’Asl 4 dell’Ogliastra, Federico Argiolas per l’Asl 5 di Oristano e Maria Francesca Ibba per l’Asl 6 del Medio Campidano. Andrea Marras sarà il nuovo commissario dell’Asl 7 del Sulcis, mentre Aldo Atzori è stato scelto per l’Asl 8 di Cagliari. Per le aziende ospedaliere, Maurizio Marcias guiderà l’Arnas Brotzu, Vincenzo Serra sarà a capo dell’Aou di Cagliari, Mario Carmine Antonio Palermo dirigerà l’Aou di Sassari e Angelo Serusi prenderà la guida dell’Areus.
Secondo la presidente Todde, la nomina dei nuovi vertici segna “una tappa fondamentale per riportare al centro del sistema sanitario regionale il diritto alla salute, finora troppo spesso negato ai cittadini sardi”. I commissari resteranno in carica per sei mesi a partire dalla firma del contratto.
La decisione è arrivata al termine di un confronto politico serrato. Fino a poche ore prima della convocazione della Giunta sono proseguite le interlocuzioni tra le forze del Campo largo per ricomporre le diverse posizioni e raggiungere un accordo sui nomi. Alla riunione non hanno però partecipato gli assessori del Partito democratico, Giuseppe Meloni, Emanuele Cani e Rosanna Laconi, segnalando le tensioni ancora presenti all’interno della maggioranza.