Scatta il toto Giunta per Francesco Pigliaru, quando è ancora in corso la chiusura dei conteggi elettorali, visto che mancano i dati delle ultime otto sezioni (sulle 1.836 totali). E se i nomi dei nuovi 60 consiglieri sono quasi tutti certi, sugli assessori non ci sono che ipotesi. Pigliaru ieri non si è sbilanciato quando ha parlato per la prima volta da neopresidente della Regione. Ma in campagna elettorale l’ha ripetuto più di una volta: le dodici caselle dell’Esecutivo verranno riempite sulla base delle competenze.
In cima alla lista dei ‘papabili’, ecco Raffaele Paci, professore ordinario di Economia applicata nella facoltà di Scienze politiche a Cagliari. Pigliaru ha lavorato con Paci al Crenos (Centro ricerche economiche Nord Sud), di cui l’uno è stato direttore e l’altro braccio destro. A Paci, ovviamente, andrebbe la Programmazione.
Non meno pesante è l’Urbanistica e in pole sembra esserci Gian Valerio Sanna, il padre del Ppr, il non ricandidato eccellente di queste Regionali. Sanna era uno dei pochissimi Pd a non aver ricevuto l’avviso di garanzia per l’inchiesta sui fondi ai gruppi, ma è stato tagliato fuori perché era alla seconda legislatura consecutiva. All’ex assessore la segreteria di Oristano non ha concesso la deroga per il terzo mandato, a differenza di quanto deciso dai dirigenti territoriali di Sassari e dell’Ogliastra per gli indagati Gavino Manca e Franco Sabatini (entrambi rieletti). Sanna, insomma, ha dalla sua non solo le competenze, ma anche questo sgarbo ‘istituzionale’ su cui il Pd dovrà pur pareggiare il conto.
Il costituzionalista Gianmario Demuro, anche lui professore ordinario all’università di Cagliari, è un altro dei potenziali nuovi assessori della Sardegna. Il nome di Demuro si fa per la delega agli Affari generali della Regione.
Per la Sanità una eventuale nomina politica sarebbe a vantaggio di Francesca Barracciu che a maggio conclude il suo mandato nel parlamento europeo. Ma per gestire posti letto e assistenza sanitaria c’è chi punta su Maria Del Zompo, ordinaria all’università di Cagliari: ha la cattedra di Farmacologia nella facoltà di Medicina.
In quota Sel, il secondo partito della coalizione dopo il Pd, viene data per scontata l’indicazione della sociologa Lilli Pruna, altra docente universitaria (insegna Sistemi di welfare): alla Pruna potrebbe andare la delega al Lavoro.
Sul fronte dei Trasporti, in vantaggio è ancora un professore: Massimo Deiana, che nella facoltà di Giurisprudenza ha la cattedra in Diritto della navigazione. Deiana, in ogni caso, sarebbe una quota a metà tra la scelta tecnica a quella politica, visto che è un dirigente del Pd regionale.
Alessandra Carta