Via libera dalla Giunta di Alessandra Todde al rendiconto generale della Regione Sardegna, per l’esercizio 2024. Il documento contabile è stato approvato questa mattina, entro i termini previsti del 30 aprile, consentendo quindi alla Corte dei conti di avere il tempo necessario per procedere col giudizio di parificazione all’inizio dell’estate. “Abbiamo approvato il documento che fotografa come sono state gestite le risorse pubbliche nel primo anno di legislatura – commenta l’assessore al Bilancio, Giuseppe Meloni – mantenendo l’impegno del via libera entro i tempi stabiliti dalla legge. È un traguardo non scontato, considerato che la nuova giunta è entrata in carica solo nell’aprile dello scorso anno ed ha operato con un bilancio predisposto dalla precedente amministrazione”. In concreto, prosegue il vicepresidente dell’esecutivo, “a fine luglio potremo approvare l’assestamento di bilancio, cioè una modifica che consentirà di utilizzare subito l’avanzo di 755 milioni di euro per interventi prioritari: sanità, lavoro, istruzione, mobilità, sociale. E, a fine estate, potremo metterci subito al lavoro sulla legge di bilancio 2026-2028″.
C’è di più, rimarca Meloni: “La gestione delle risorse è stata più attenta ed efficace. Ecco perché abbiamo usato meglio le risorse disponibili – aumentando la capacità di pagamento di 5 punti percentuali rispetto alla media della scorsa legislatura – e abbiamo speso tutte le risorse incassate nel 2024, mantenendo sostanzialmente invariato il fondo cassa”. Ancora, “abbiamo sbloccato quasi 400 milioni di euro di fondi vincolati, invertendo il trend degli anni passati, e abbiamo mantenuto un buon livello di impegno delle risorse – 76% di quanto stanziato – nonostante un bilancio che, al netto delle variazioni, era stato predisposto dalla precedente amministrazione”. Insomma, “stiamo riportando nei corretti binari temporali il ciclo di programmazione finanziaria della Regione. È solo l’inizio del nostro impegno per una gestione finanziaria trasparente ed efficace al servizio della comunità”, conclude Meloni.