“Il Governo restituisca ai sardi 457 milioni“. Mauro Pili torna sull’Imu, un suo cavallo di battaglia, ora che a Roma si discute sulla sua eventuale eliminazione.
“Applicare nell’Isola l’imposta sugli immobili è incostituzionale“, ricorda il deputato pidiellino, “perché vìola una competenza esclusiva della Regione”. Quindi, “IL decreto per la cancellazione dell’Imu deve obbligatoriamente prevedere anche la restituzione dei soldi versati nel 2012 dai cittadini sardi, per complessivi 457 milioni di euro”.
Il parlamentare berlusconiano incalza: “Il Governo non può continuare a far finta di niente, quella tassa non poteva essere applicata in Sardegna”. La crociata di Pili è finita nero su bianco in un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per “ribadire l’inapplicabilità in Sardegna dell’imposta in base ad alcune sentenze della Corte costituzionale”.
“Non prevedere la sua restituzione di quei 457 milioni – sottolinea Pili – sarebbe l’ennesima negazione del rispetto costituzionale dell’autonomia sarda. L’Imu in Sardegna è incostituzionale. Bene farebbe il Governo, già con il decreto di sospensione, a prevedere la restituzione ai sardi dei soldi indebitamente prelevati nel 2012. Lo Statuto sardo assegna la competenza esclusiva in materia di finanza locale alla Regione. Non si perda altro tempo e non si attenda nemmeno la sentenza della Consulta che ha già cassato gran parte di quel decreto e considerato che sulla materia si è già pronunciata ripetutamente”.
Il deputato dice: “Lo Stato deve prevedere la copertura immediata della restituzione ai Comuni e ai cittadini, se non lo facesse si renderebbe responsabile della reiterazione di un atteggiamento negativo e gravemente contrario allo Statuto Autonomo della Sardegna”.