La Corte dei conti: “Gravi irregolarità nel Comune di Assemini”. Possibili multe

Ecco il lungo elenco di rilievi mosso dai giudici contabili sulla gestione amministrativa e finanziaria del Comune, guidato dal grillino Mario Puddu.

“Gravi irregolarità”. Lo scrive, in una relazione di diciassette pagine, la Corte dei conti della Sardegna che ha passato al setaccio bilanci e procedure interne nel Comune di Assemini, guidato dal grillino Mario Puddu. Il documento è stato firmato dal magistrato relatore Valeria Mistretta, con revisione e analisi finanziarie affidate a Giuseppe Feliciati. Sulla relazione si è poi espressa, con due diverse delibere del 10 dicembre 2015, la Sezione di controllo che ha “ordinato la remissione degli atti al Presidente della Corte per l’irrogazione della sanzione pecuniaria agli amministratori responsabili, si legge.

Sotto la lente dei giudici contabili sono finiti gli esercizi 2013 e 2014. Nel primo caso, si è proceduto con un’analisi divisa per semestri, visto che Puddu è diventato sindaco solo col ballottaggio di giugno 2013, quindi non ha alcuna responsabilità sulla precedente gestione. Per il 2014, invece, è stata esaminata l’intera annualità, sempre attraverso un questionario compilato dagli uffici.

Quando al primo semestre 2013, il magistrato rileva un’incongruenza tra una nota interna del nuovo segretario comunale, datata 9 ottobre 2013, e quanto trasmesso dal Comune alla Corte dei Conti. Si legge: “Nella nota si evidenziavano talune criticità relative a determinazioni spesso prolisse e di difficile comprensione”, ma anche “una sensibile indeterminatezza finanziaria, con proroghe legislative sul bilancio di previsione, adottato nel mese di novembre e riapprovato a dicembre”. Ancora: “Non è stato impiantato un sistema di contabilità analitica né una misurazione e una valutazione delle performance individuale e organizzativa”, aveva scritto ancora il segretario. Tuttavia, “dal questionario – osserva il magistrato – si rileva che sono state svolte verifiche sulla consistenza di cassa, sulla regolare tenuta dei registri contabili e sulla rispondenza del rendiconto con le stesse scritture contabili”. Clicca qui per leggere il documento completo.

Questi, invece, i rilievi della Corte dei Conti per il 2014: “Sono state adottate determinazioni di spesa sprovviste del visto attestante la copertura finanziaria; non è stata effettuata alcuna verifica di regolarità amministrativa successiva; il controllo di gestione non risulta operativo; il controllo sugli equilibri finanziari è stato effettuato, come nel 2013, solo dal servizio finanziario senza il coinvolgimento degli organi di governo, del segretario e dei responsabili dei servizi, secondo le rispettive responsabilità”. Clicca qui per leggere il documento completo.

Di qui le “gravi irregolarità” di cui parla il magistrato relatore che continua così: “Il sistema dei controlli nel Comune di Assemini presenta aspetti particolarmente problematici che non sono stati modificati nei due anni oggetto di esame (2013 e 2014). Si osserva dunque che tale situazione è in aperto contrasto con quanto stabilito dall’articolo 191 del Tuel (Testo unico degli enti locali) e inficia la regolarità degli atti adottati. Da parte dell’Ente, inoltre, non vi è stata risposta alla richiesta di controdeduzioni formulata dal magistrato istruttore con la nota numero 6839 del 16 novembre 2015”. Con la nota “si trasmetteva – è scritto ancora – la relazione istruttoria in vista dell’adunanza pubblica del 10 dicembre 2015, alla quale non si è presentato nessun rappresentante dell’Amministrazione”.

Sulla relazione della Corte dei Conti attacca il gruppo consiliare Assemini Libera, formate da tre consigliere espulse dal Movimento Cinque Stelle a giugno 2015. “Nonostante i continui richiami ufficiali, accertamenti e raccomandazioni – scrivono Irene Piras, Rita Piano e Stefania Frau -, il sindaco è riuscito in qualcosa di nuovo: si è fatto addebitare un provvedimento che nessuno in Sardegna parrebbe aver ancora ricevuto, a tutt’oggi. Il silenzio ai richiami della gerarchia amministrativa rivela l’arrogante indifferenza dei portavoce Cinque Stelle, i quali hanno ritenuto di non dover render conto del proprio operato neppure a un organo così autorevole”.

Le tre consigliere chiudono così: “Il gruppo Assemini Libera è fortemente preoccupato per la gravissima gestione amministrativa rilevata dalla Corte dei Conti, tanto da chiedersi se e quanti atti prodotti nel periodo analizzato verranno annullati e con quali ricadute sui cittadini. Sollecitiamo, quindi, agli organi competenti un’azione di verifica puntuale per l’annualità 2015. Se si dovessero accertare danni, a pagarne le spese saranno ancora una volta i cittadini”. Qui le due delibere con le quali la Sezione di controllo ha disposto la quantificazione delle possibili multe agli amministratori: documento 1 e documento 2.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share