La Cisl boccia Christian Solinas perché la “Giunta non affronta le emergenze della Sardegna”. La pagella all’Esecutivo la firma il segretario generale del sindacato, Gavino Carta, che al governatore chiede di “riaprire un confronto che è mancato da troppo tempo”. Come dire: se Solinas e gli assessori non ce la fanno da soli, si facciano aiutare anche dalle parti sociali. Carta ha inviato in Regione un piano programmatico in dieci punti su lavoro, sviluppo, tutele sociali e riforme. Dieci punti “prioritari e necessari per ridare slancio alla Sardegna, ma bisogna fare in fretta, serve una pianificazione seria”.
Tra le criticità, la Cisl elenca “l’assenza di lavoro, la carenza di servizi primari, soprattutto socio-sanitari, il fenomeno delle migrazioni, in particolare di giovani laureati e con competenze importanti, il tasso di disoccupazione giovanile (oltre il 40%), i fenomeni dell’abbandono e della dispersione scolastica (18%, con punte anche del 43% in alcune aree interne), l’inadeguatezza di servizi sociali, sportivi e culturali nella gran parte delle comunità”.
Carta e la Cisl in questo ultimo anno di legislatura chiedono “un patto sociale per contribuire a superare la crisi dell’Isola” e per arrivare “all’autonomia finanziaria della Regione” ma anche “rafforzare le misure di lotta alle vecchie e nuove povertà” così come garantire “le tutele per le persone fragili e svantaggiate”. E ancora: “Politiche attive del lavoro, della scuola e della formazione per contrastare la disoccupazione e migliorare le competenze; la necessità di un programma pluriennale e integrato per contrastare lo spopolamento e la decrescita demografica; la salute delle persone e il diritto alla prevenzione e cura; il rilancio della politica industriale per favorire il rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese; la ripresa economica e la negoziazione di un nuovo patto Stato-Regione che ponga anche il tema dei poteri e delle risorse”. Chiude Carta: “Ci aspettiamo un’immediata apertura del confronto”.