Keller, l’assessore Piras: “Non tutto è perduto”. Incontro al Mise

Il fallimento della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione, decretato dal giudice delegato della Sezione fallimenti del tribunale di Cagliari Vincenzo Amato, può non essere l’atto finale per l’azienda di Villacidro produttrice di carrozze farroviarie. Ne sono convinti i sindacati, che stanno valutando con un pool di avvocati di presentare ricorso al provvedimento del giudice. E dello stesso avviso è l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ritiene che ancora non tutto è perduto. “Abbiamo fatto di tutto per salvare l’azienda – sostiene l’esponente dell’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru – abbiamo sostenuto il lavoro del commissario straordinario, siamo stati e continueremo a stare a fianco ai dipendenti. Attendiamo le prossime fasi giudiziarie e l’esito di un eventuale reclamo contro la sentenza di fallimento. Nel frattempo proseguiremo a lavorare perché non venga meno un presidio fondamentale per il rilancio del sistema produttivo del Medio Campidano. Speriamo che l’ultima parola sul destino della Keller non sia stata ancora scritta”.

L’assessore Piras si è detta certa che sia la Regione che il ministero dello Sviluppo economico hanno fatto la loro parte per evitare il tracollo della Keller. “Rispettiamo la decisione dei giudici – commenta – ma speravamo che esistessero le condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria”. Nella relazione del commissario giudiziale incaricato dallo stesso Tribunale di verificare la situazione della Keller, “si faceva riferimento – ricorda l’esponente della Giunta – al piano regionale dei trasporti, strumento che avrebbe potuto alimentare un nuovo mercato della Keller, e al possibile riavvio della fabbrica grazie a due importanti commesse e alle interlocuzioni avviate con due possibili acquirenti”.

Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato un incontro per il 25 novembre sulla vertenza della Keller Electromeccanica spa, la società fallita due giorni fa, che produceva materiale rotabile a Carini, in Sicilia, e a Villacidro, in Sardegna. Lo rende noto la Fiom.

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