Scuola tra le priorità della Giunta Pigliaru. Lo ha ribadito il vicepresidente della Regione Raffaele Paci al convegno “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze” organizzato dall’Associazione degli ex parlamentari. “L’esecutivo – assicura – sta lavorando moltissimo in questa direzione perché il capitale umano è il nostro vero patrimonio e dobbiamo al più presto uscire dalla spirale terribile che trascina la Sardegna agli ultimi posti per istruzione e la fa schizzare in cima alle classifiche di abbandono e dispersione scolastica”.
Qualche indicazione. “La scuola dev’essere un luogo dove i ragazzi fanno anche sport, musica, laboratori, luoghi belli dove vivono e vivono bene, come accade nel resto del mondo – chiarisce Paci – Dobbiamo rendere le scuole attrattive, a misura di nativi digitali e always connected, dobbiamo trasferire metodo e curiosità. Università e scuola sono di competenza statale ma la Regione non si tira indietro quando è in gioco il futuro dei giovani e della società, e sta facendo fino in fondo la sua parte”. Paci si è soffermato anche sul tema istituzioni. “La qualità la loro adeguatezza, la loro capacità di farsi interpreti delle aspirazioni di un popolo sono condizioni imprescindibili per lo sviluppo – sottolinea – Perché se la burocrazia è troppa e lenta e non si riesce a spendere le risorse pubbliche nei modi e tempi giusti allora il sistema economico non riesce a essere competitivo e non può in alcun modo garantire il benessere, la coesione e lo sviluppo di una società, perché l’istituzione invece che propulsore diventa un freno”. Il punto della situazione. “Abbiamo tagliato più 300 leggi e semplificato i percorsi avvicinando cittadini e istituzioni – ricorda il vicepresidente della Regione – ma abbiamo anche aperto Sardegna ParteciPa, la piattaforma web dove i sardi si confrontano con l’amministrazione in modo diretto e trasparente, e ci siamo dotati del Piano di rafforzamento amministrativo per rendere più solide le competenze all’interno della macchina amministrativa”.