Isola dell’Asinara, un Master plan e un concorso di idee internazionale. Il progetto presentato dall’assessora Laconi

Un Master plan con un concorso di idee internazionale per tutelare e valorizzare l’ambiente, la cultura, la storia e l’offerta turistica dell’Isola dell’Asinara. E’ questo il progetto dell’assessora regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi, presentato ieri alla IV commissione (Governo del territorio), presieduta da Roberto Ligioi (M5s), durante l’audizione sul programma delle attività previste dall’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna.

Con il concorso di idee, ha detto l’espondente della Giunta Todde, “vogliamo raggiungere i migliori architetti e studiosi per avere dei suggerimenti e realizzare un Master plan per la rinascita dell’Isola dell’Asinara”, da condividere con il Consiglio regionale e con il Comune di Porto Torres e il Parco. “Non posso negare che in questi anni ci sia stato un rallentamento, anzi un abbandono, della gestione di questa agenzia e di tutto il patrimonio. Noi stiamo cercando di riavviare tutti i processi”, anche mettendo ordine nelle concessioni, ha sottolineato l’assessora regionale toccando anche il tema della carenza di personale.

Secondo Rosanna Laconi l’Isola di Asinara “non è soltanto una meta turistica”, ma è anche un esempio di natura incontaminata, che va tutelata e studiata, oltre ad essere un simbolo della memoria con i due poli “della giustizia e dell’antigiustizia” rappresentati, rispettivamente, dalla casa Falcone e Borsellino, e dal carcere.

Maria Elena Dessì, direttrice esecutiva dell’Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna, ha spiegato che i problemi più importanti sono legati all’approvvigionamento idrico e allo smaltimento delle acque reflue, ma anche alla viabilità. L’Isola ha una superficie di 52 chilometri quadrati e può contare su circa 160 immobili, dislocati in diverse zone che corrispondono alle vecchie diramazioni carcerarie. Ci sono, ha spiegato, dei conglomerati di immobili di grosse dimensioni, che comprendono sia le carceri sia gli alloggi e le caserme degli agenti, e sono necessari “investimenti corposi” per il loro restauro e per creare le infrastrutture. Il Master plan, ha spiegato, serve per individuare quali siano i possibili utilizzi delle strutture, nel rispetto della memoria storica, dell’ambiente, della fauna e della flora, quindi non solo ai fini turistici. L’assessora ha anche spiegato che l’idea è quella di aprire al contributo dei privati, anche perché sono in programma la realizzazione di un albergo diffuso, un albergo con 15 camere e un ostello.

Laconi ha anche parlato del grande patrimonio storico in capo alla Conservatoria, che riguarda le cinque zone di conservazione costiera: l’Isola dell’Asinara, Is Mortorius, il compendio Mangia barche, le 13 torri costiere e l’area di Montevecchio. Secondo l’assessora è importante coinvolgere i Comuni su cui ricadono le zone per creare una rete che valorizzi e tuteli la storia della Sardegna, renda il patrimonio fruibile e fonte di sviluppo. Delle 13 torri costiere, 9 sono già state recuperate

Nel corso della seduta sono intervenuti: Antonio Spano (Pd), Emanuele Matta (M5S), Antonello Floris (FdI), Gianluigi Piano (Pd), Angelo Cocciu (FI), Valdo di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde). La Commissione ha ascoltato con interesse il programma delle attività proposto e resterà in attesa di conoscere gli sviluppo del progetto previsto per l’Asinara e per le altre aree di conservazione costiera.

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