Ingorgo-primarie: il solo Pd potrebbe avere cinque candidati

Ancora quattro giorni e lo schieramento dei candidati del centrosinistra alle primarie per la scelta del candidato governatore dovranno venire tutti quanti fuori. L’8 agosto, giovedì, è infatti l’ultimo giorno utile per la presentazione delle candidature.

Quattro giorni decisivi. Durante il quale il numero dei candidati potrebbe crescere di molto. Raddoppiare, se non triplicare. Tanto che  alcune delle forze della coalizione, e in particolare  Sinistra ecologia e libertà, hanno manifestato  il timore che il “sovraffollamento” faccia delle primarie (che sono previste per il 29 settembre) l’occasione per una guerra fratricida. Basta con lo scontro sui nomi, dirà domani Sel alle forze della coalizione (l’ennesimo incontro del “tavolo” è previsto per le 10) e concentriamoci sui programmi.

I candidati del Partito democratico già in campo sono tre: l’eurodeputata Francesca Barracciu (che ieri ha avuto il sostegno de La Base di Efisio Arbau), il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e il presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu (che continua a non rispondere alle domande in pubblico che gli sono state rivolte da Sardinia Post e dai suoi lettori).

Molti altri i nomi possibili. Prima di tutto quello di Renato Soru che continua a ricevere da parte dei suoi fedelissimi inviti pressanti a tornare sui suoi passi, soprattutto perché l'”azzeramento” delle candidature non è avvenuto. Soru pare tentato, ma ancora non ha deciso.Ha quattro giorni per farlo.

E intanto un altro big del Pd si affaccia sulla scena, anche se non per iniziativa del diretto interessato: quello del presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias, ed ex parlamentare Tore Cherchi. Un appello per la sua candidatura è stato lanciato da un gruppo di consiglieri comunali di Carbonia ((Antonio Caggiari, Matteo Fenu, Federico Fantinel, Fulvio Cabiddu, Massimo Usai, Cinzia Grussu) e del’assessore Mario Esu secondo i quali è importante che alle primarie partecipi una figura rappresentativa del centrosinistra del Sulcis.

A conti fatti, se Soru e Cherchi decidessero di presentarsi, i candidati del Pd sarebbero cinque. Col rischio (già verificatosi in passato) di “annullarsi” reciprocamente.

Ed ecco la pattuglia dei possibili esterni. Uno solo – don Ettore Cannavera – ha dichiarato pubblicamente la propria disponibilità. Altri – come il segretario nazionale della Federazione della Stampa Franco Siddi – ancora tacciono. E in campo, col sostegno dell’Idv, continua a esserci il nome del costituzionalista Pietro Ciarlo. Alla lista vanno poi aggiunti Simone Atzeni (sostenuto dai socialisti) e  Paolo Maninchedda, l’ex sardista di recente approdato al centrosinistra col suo Partito dei Sardi. Ma in questo caso i dubbi non riguardano la volontà del diretto interessato (che vorrebbe candidarsi), ma quella dei partiti della coalizione. Infatti il regolamento prevede che i candidati siano chiaramente riconducibili all’area del centrosinistra e Maninchedda fino a qualche mese fa ha sostenuto la giunta regionale di centrodestra.

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