di Vito Fiori
“Grillo e chi per lui, dimostrano ancora una volta di non conoscere la Sardegna, il nostro territorio e i sardi. E, mossi da rancore e rabbia, ignorano volutamente il grande lavoro che sta portando avanti Alessandra Todde. Il M5S ha sempre lavorato per costruire un sistema di gestione dei rifiuti moderno, efficiente e sostenibile. In Sardegna non sono state fatte scelte diverse, ma ci siamo trovati a dover gestire una situazione pregressa completamente differente, e non si può fingere di non saperlo”. Così è scritto in una nota del Movimento 5 stelle sardo in risposta alle accuse mosse da Dario Tamburrano, europarlamentare, e da Marco Cella, ex deputato.
La spiegazione: “La presidente Todde non ha autorizzato la costruzione di alcun nuovo impianto. Si tratta di un progetto avviato alla fine degli anni ’90, con un intervento di revamping iniziato nel 2016 e finanziato dalla Regione con 45 milioni di euro (di cui 19 provenienti dai fondi FSC 2014-2020), oltre il 90% dei quali già stanziati. Il completamento dei lavori era previsto per il 2019, ma l’iter ha subito considerevoli ritardi, anche a causa di sequestri giudiziari”.
La domanda: “Cosa c’entra tutto questo con chi vuole costruire un impianto completamente nuovo? Grillo & co ignorano il fatto che, proprio grazie al tavolo di monitoraggio istituito dall’attuale Giunta, è stato richiesto al consorzio il rispetto delle autorizzazioni ambientali e che il blocco attuale, con le 20 criticità emerse, è il risultato del pressing esercitato da questa giunta su tutti gli attori coinvolti. Inoltre, sfugge loro che la presidente Todde ha lavorato in questi mesi per impedire la privatizzazione dell’impianto. Ci chiediamo il perché non parlino del miliardo investito sulle rinnovabili, non raccontino la vera storia di Tossilo – e non la loro versione immaginaria – e non spieghino che ruolo ha giocato la Regione in questi mesi. Non sanno neanche che la Sardegna si conferma ai vertici nazionali per la gestione dei rifiuti. Farebbero meglio ad evitare di parlare di Sardegna, così da evitare pessime figure”.
