Il Consiglio regionale ha approvato, con i soli voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni, il secondo mese di esercizio provvisorio fino al 28 febbraio. Il dibattito in aula è stato dominato dagli interventi dei consiglieri del centrodestra, con riferimenti al caso della possibile decadenza della presidente Alessandra Todde e alle tensioni interne alla maggioranza, legate alle difficoltà di decidere quale tema affrontare per primo: la manovra Finanziaria da dieci miliardi, approvata ieri dalla Giunta, o la riforma della sanità?
Stefano Tunis, di Sardegna al centro 20venti, ha criticato: “Questo è solo il secondo esercizio provvisorio che discutiamo, e sicuramente ce ne sarà un terzo”. Tunis ha anche parlato di “un grave atto di irresponsabilità” riferendosi alla decisione di procedere con licenziamenti ex legem nel contesto della riforma sanitaria e del commissariamento delle Asl. “State dando priorità a questo rispetto ai problemi immediati del popolo sardo, come il bilancio”, ha aggiunto, invitando la maggioranza a riflettere.
Dal lato della maggioranza, è intervenuto Roberto Deriu, capogruppo del Pd, riconoscendo che non ci si aspetta elogi in questa fase: “Siamo chiaramente in ritardo, ma va riconosciuta la forte accelerazione nella spesa, e per questo mi complimento con gli assessori, in particolare con l’assessore al Bilancio, Giuseppe Meloni“. Deriu ha sottolineato che il governo regionale ha riportato l’amministrazione a livelli di efficienza e velocità, ma ha ammesso che “nella programmazione e nel bilancio siamo indietro”. La maggioranza, ha assicurato, è impegnata a risolvere la situazione il prima possibile.